Acqua, bene pubblico. E' stata consegnata questa mattina nella sede della Corte d'appello la proposta di legge sulla gestione pubblica e partecipata del servizio idrico nella Regione Lazio. A sostenerla 24 comuni per un totale di oltre 220.000 elettori.

 

 

 

“Mentre il Governo della Regione Lazio va in pezzi tra foto e dichiarazioni tragicomiche, ancora una volta sono i cittadini insieme a decine di sindaci del Lazio a dare un esempio di politica attiva e consapevole”, dichiarano al Comitato per l’acqua pubblica. 

 

 

 

La proposta parte infatti dagli amministratori e da decine di migliaia di cittadini del Lazio che, in banchetti ed iniziative organizzate da comitati e associazioni, hanno firmato a sostegno dell'acqua pubblica nella regione.

 

 

Il testo di legge, elaborato collettivamente dal comitato promotore, recepisce a livello regionale il risultato referendario del giugno 2011 nel quale i cittadini di tutta Italia hanno espresso chiaramente la volontà di una gestione del servizio idrico che sia pubblica e libera dalle logiche di mercato.

 

 

Temi importanti quelli dei servizi pubblici e dei beni comuni che dovranno essere messi al centro della prossima campagna per le elezioni amministrative che ci auguriamo meno costellata di ostriche e di reciproche accuse, e più densa di contenuti.

 

Su questi temi la prossima maggioranza non potrà ignorare la volontà popolare: la proposta di legge sarà infatti sottoposta a referendum regionale nel caso in cui il consiglio regionale non affronti l'argomento nei 12 mesi successivi alla presentazione.