Ostia - "Basta alla violenza sulle donne, basta al femminicidio e alla violenza di genere". Tante donne ma anche uomini, bambine e bambini stamani hanno dato vita al flash mob dedicato a Michela, la donna uccisa barbaramente dall'ex marito ad Acilia, freddata con 4 colpi di pistola in mezzo alla strada, perchè lui non sopportava la separazione, ma anche a tutte le altre donne che hanno subito, o che in silenzio, ancora subiscono gravi violenze dagli uomini.

Michela ha lasciato due figlie, al momento assistite dagli psicologi dell'ospedale Grassi di Ostia, dove la mamma lavorava da anni. ‘Per Michela e per tutte le altre, rompiamo il silenzio’, questo il nome dell'iniziativa spontanea organizzata in rete da tre donne di Ostia, Manuela Campitelli, Giogia Celli e Nicoletta Guelfi, che hanno trovato la collaborazione di tantissime persone sensibili al dramma delle donne che sempre più spesso subiscono violenze e sempre più aberranti.

Oggi sul pontile di Ostia erano presenti anche alcuni parenti di Michela e tantissimi colleghi e colleghe dell'ospedale, in particolare del reparto di nefrologia dove era stimata e amata. Tanti gli slogan intonati oggi dai circa 400 partecipanti, tra i ritmati rumori di centinaia di fischi e tamburi utilizzati per rompere il silenzio, che è ciò che permette agli uomini violenti di continuare a perpetrare le loro nefandezze. Sull'asfalto tantissimi fiori e strisiconi per ricordare Michela e le altre donne uccise e strappate alla loro famiglia.

"Servono centri antiviolenza, l'interesse profondo delle istituzioni e una maggiore sensibilizzazione all'interno delle scuole e delle famiglie stesse". Queste le richieste di chi oggi ha voluto portare il proprio sostegno a tutte le donne che subiscono maltrattamenti e non ricevono giustizia. Proprio dal territorio del X municipio si è levata insomma una sana incazzatura che non finirà con il flash mob di oggi, anzi oggi dicono le organizzatrici, è iniziata una nuova strada comune per aiutare le donne ad aiutarsi.

I funerali di Michela si dovrebbero svolgere martedì 23 aprile presso la Chiesa di Dragona alle 15.