Ostia - "Il caso di Tor Sapienza ci spinge a riflettere e ci insegna tante cose, ma il Campidoglio continua a spostare il fulcro del problema e a ignorare i territori, pur servendosi dei municipi in caso di necessità. Venticinque minori che erano ospitati nel centro di accoglienza oggetto di attacchi i giorni scorsi sono stati trasferiti nel X Municipio, all’Infernetto, dove già sono ospitati 15 ragazzi che chiedono asilo politico, sempre inviati nel nostro territorio dal comune di Roma”, dichiara Emanuela Droghei, assessore al welfare e alla salute del X municipio.


"Quando non si presta attenzione alle esigenze dei Municipi e non si costruisce un'adeguata rete di assistenza - continua Emanuela Droghei - accadono fenomeni come quello di Tor Sapienza e non serve a nulla spostare i giovani da un luogo all'altro. Non si tratta di scaricare le responsabilità; per cultura politica non ci sottrarremo mai alla collaborazione e all'accoglienza, ma i Municipi e le forze del terzo settore che ogni giorno collaborano insieme, devono essere coinvolti in una sfida più grande verso un'integrazione sociale degna di questo nome e resa possibile da una città aperta e grande come Roma. In questi mesi abbiamo aspettato risposte importanti che non sono mai arrivate. La nostra città e chi la abita non meritano questo atteggiamento. Sulle politiche sociali abbiamo bisogno di un cambio di passo notevole, altrimenti casi come quello di Tor Sapienza continueranno ad essere all'ordine del giorno".


Il mese scorso Casapound Italia del municipio X aveva denunciato la presenza di un centro di accoglienza all'interno del Centro Alzheimer di via Salorno, all'Infernetto. Luca Marsella, responsabile Cpi, in una nota aveva chiesto le dimissioni del presidente Andrea Tassone e della giunta, denunciando anche il silenzio dell'opposizione sulla vicenda. Questa era stata la replica del minisindaco e dell'assessore Droghei a Casapound: "Rimaniamo sconcertati e nauseati dalle dichiarazioni di alcuni esponenti politici del centrodestra romano su quanto sta avvenendo nelle adiacenze del Centro Alzheimer. Questa struttura è dotata di diversi casali, alcuni dei quali rimasti inutilizzati all’indomani dell’apertura del Centro per i malati di Alzheimer”, avevano spiegano: “in una di queste strutture private sono stati accolti 18 minori non accompagnati, tra i 14 e i 16 anni, alcuni dei quali richiedenti asilo politico. Minori, soli, che scappano dalla loro terra per sopravvivere.  Il Centro diurno per i malati di Alzheimer nulla ha a che fare con l’ospitalità temporanea di questi 18 minori poiché nel centro si continuano a garantire i servizi per i malati di Alzheimer, senza nessuna promiscuità.  Proviamo vergogna nel constatare che alcuni di questi personaggi del panorama politico romano abbiano condotto le loro battaglie all’insegna della solidarietà e, oggi, si sentono minacciati dalla presenza di 18 minori, richiedenti asilo, ospitati all’Infernetto”.

AGGIORNAMENTO ORE 18.45: 

“Il X Municipio non è stato avvisato del trasferimento di 25 minori dal centro di accoglienza di Tor Sapienza all’Infernetto. Ancora una volta, le nostre competenze sono state ignorate dal Campidoglio e, soprattutto, dal sindaco Marino che ha bisogno di ritrovare la connessione con i problemi e le esigenze di questa città. I Municipi sono per definizione un front office: i presidenti che li rappresentano non possono essere considerati come delle comparse, da utilizzare a proprio piacimento. Roma è per sua vocazione una città aperta e allargata, ma non si può più tollerare che si prendano decisioni sulla testa di tutti senza interpellare chi, ogni giorno e con risorse limitate, cerca di dare risposte alla cittadinanza. Credo che questa città abbia bisogno di uno scatto di responsabilità”, dichiara il presidente Tassone in una nota. 


"L'Infernetto ha bisogno di investimenti e servizi, non   di ulteriore emergenza sociale. Come si possono spostare persone che  necessitano di accoglienza e assistenza in un quartiere dove, quando   piove, c'è chi muore affogato nella propria casa?". Lo dichiara  Alessandro Onorato, capogruppo della Lista Marchini in Campidoglio. "È sconvolgente - aggiunge Onorato - che gli immigrati e i rifugiati  vengano spostati come pacchi da una periferia all'altra ignorando le   esigenze dei territori e le enorme difficoltà che già esistono".