Civitavecchia – Positivo il bilancio per l’operazione “Mare sicuro 2013” condotta durante la stagione estiva dalla guardia costiera. I servizi sono iniziati il 24 giugno e si sono conclusi l’8 settembre scorso. La campagna, effettuata a livello nazionale, ha avuto come obiettivo quello di tutelare la sicurezza della navigazione e della balneazione, nonché l’ambiente marino e le risorse ittiche.  L’attività è stata suddivisa in due fasi: la prima “preparatoria” e la seconda “esecutiva/operativa”. Nel corso della prima fase sono state condotte, con la partecipazione degli enti locali, iniziative per sensibilizzare i cittadini al corretto uso delle spiagge e degli specchi acquei destinati alla balneazione e alla navigazione da diporto, con l’obiettivo di prevenire eventuali comportamenti illegali. Da evidenziare, nell’ottica della prevenzione, l’incontro effettuato con i vari centri diving operanti sul territorio, per richiamare l’attenzione sull’osservanza delle procedure e norme di sicurezza afferenti le immersioni sportive/ricreative, con particolare riguardo alle attività subacquee effettuate in prossimità dei relitti.
 
Più in dettaglio, sono queste le attività svolte nella fase preparatoria di Mare sicuro. Nell’ambito dell’attività di prevenzione e informazione, sono stati organizzati, con la collaborazione degli uffici scolastici provinciali, cicli di conferenze sulle tematiche del corretto e responsabile approccio al mare, a beneficio di studenti delle scuole primarie e secondarie; per affermare il concetto “dell’agire responsabile”, appare opportuno evidenziare il rapporto di collaborazione instaurato con l’emittente televisiva “Provincia TV” e le emittenti radiofoniche “Idea Radio” e “Radio Verde”, che ha portato alla relaizzazione di programmi nel corso dei quali sono state diffuse nozioni afferenti la sicurezza della navigazione ed informazioni sulle condizioni meteorologiche giornaliere, oltre ad avvertimenti e consigli utili per bagnanti e diportisti. Tali iniziative hanno permesso all’Autorità Marittima di stabilire un contatto diretto e costante con i cittadini, fornendo messaggi di pubblica utilità sulla sicurezza in mare e la salvaguardia della vita umana, permettendo inoltre di pubblicizzare il “numero blu 1530”, attività quest’ultima necessaria ai fini di un rapido ed efficace intervento nelle operazioni di soccorso. Nel corso dell-estate, sono stati inoltre diffusi degli appositi comunicati stampa inerenti l’attività di controllo complessivamente effettuata, mentre gli eventi di rilievo (inquinamenti, attività S.A.R. e polizia marittima)  sono stati trattati singolarmente garantendo ampia diffusione e valorizzazione della notizia.
 
Per quanto riguarda l’aggiornamento periodico degli equipaggi dei mezzi nautici dipendenti e del personale destinato all’attività di vigilanza e controllo, sono stati curate con particolare attenzione alcune tematiche, quali le comunicazioni radio e telefoniche delle unità operative in mare e a terra, con la verifica della copertura e del mantenimento del collegamento tra i mezzi in mare e le Sale operative, nonché nell’impiego delle dotazioni di sicurezza a disposizione delle unità navali; inoltre, prima dell’inizio della stagione estiva, sono stati effettuati specifici corsi di  addestramento,  a favore del personale imbarcato e di terra, per il conseguimento del brevetto di “assistente bagnante”. Nello specifico, l’attività posta in essere ha consentito di specializzare tutto il personale che espleta il servizio SVH aumentando, conseguentemente, gli standard di efficienza professionale; per la valorizzazione del ruolo dell’assistente bagnante, sono stati organizzati eventi esercitativi/dimostrativi a Montalto di Castro e Tarquinia, particolarmente utili per illustrare le varie procedure di emergenza e le situazioni di pericolo; nel corso delle manifestazioni è stato anche previsto l’intervento di esperti ed istruttori della Società Nazionale Salvamento di Genova e della Federazione Italiana Nuoto per illustrare le azioni da intraprendere nei contesti di emergenza o in caso di eventi significativi accaduti sui litorali. Per favorire la collaborazione e lo scambio informativo e statistico con le Forze di Polizia e di emergenza sanitaria, sono stati organizzati una serie di incontri, finalizzati anche ad un migliore coordinamento dei mezzi operativi utilizzati nel periodo di maggiore afflusso, nell’ottica del contenimento della spesa pubblica. La collaborazione istituita ha, difatti, permesso, per tutto il periodo estivo, l’utilizzo di un dispositivo operativo atto ad assicurare il pattugliamento costante di tutto il  litorale di giurisdizione evitando, contestualmente, il dispendio economico dovuto all’utilizzo, in aree ed orari coincidenti, di più mezzi navali.
 
La seconda fase dell’operazione, con carattere esecutivo/operativo, è stata dedicata all’esecuzione di missioni programmate, con la metodologia del “terra-mare/mare-terra”, tramite l’impiego di tutte le componenti operative dislocate lungo il Compartimento marittimo (pattuglie da terra e unità navali) nonché, in alcune specifiche circostanze e sotto il coordinamento della Direzione Marittima del Lazio, dei mezzi aerei.
 

In particolare, sono state condotte le seguenti attività:
 
missioni S.A.R. e attività di polizia marittima
 
missioni svolte n. 700
 
n. 41 per soccorso
 
n. 659 per polizia marittima
 
soccorsi n. 28
 
n. 56  persone
 
n. 19  mezzi navali
 
controlli n. 7675
 
n.  2908   ad unità navali
 
n.  997   presso strutture balneari
 
n. 3070   antinquinamento e pesca
 
illeciti rilevati n. 126
 
n.     5  per unità sotto costa
 
n.     0  ad acquascooter
 
n.     7  presso strutture balneari
 
n.     114  per altre violazioni
 

Per quanto concerne l’attività di soccorso e vigilanza in mare, nel periodo in esame non si sono verificati incidenti gravi. Per quanto inerisce gli incidenti di balneazione, si registra un solo decesso per annegamento, tra l’altro accidentale, di cui è stata vittima un giovane di nazionalità indiana, sul lungomare di Tarquinia (VT) in località S.Agostino. Per quanto riguarda, invece, l’attività di polizia marittima, le attività si sono svolte nei diversi settori di competenza, che, in dettaglio, sono di seguito descritti:
 

Tutela ambientale
 
Nel corso di tutta l’operazione “Mare Sicuro” l’attività di controllo ambientale è stata un punto focale particolarmente sensibile, specie se consideriamo l’endemica e nota problematica afferente le emissioni di fumo da parte delle navi che transitano nelle acque di giurisdizione del Compartimento marittimo di Civitavecchia.
 
A tal riguardo il settore ambiente, inteso nella sua accezione più ampia di “qualità della vita”, ossia tutela del paesaggio, del territorio, dell’habitat e della salute umana,  può essere considerato una vera e propria macro-area d’intervento che è stata oggetto di verifiche, controlli e accertamenti. Nello specifico è stata applicata, e tutt’ora utilizzata, una policy che si estrinseca secondo la seguente modalità operativa:
 
-  Prevenzione: Ogni nave, prima dell’ingresso nello schema di separazione del traffico (TSS), è stata invitata a ridurre le emissioni di fumo adottando tutte le misure necessarie a prevenire eventuali fuoriuscite gassose cospicue,  continue e moleste.
 
-  Controllo: sono stati effettuati n. 82 campionamenti dei combustibili ad uso marittimo utilizzati a bordo delle varie unità navali in transito nel Compartimento marittimo, per la verifica del rispetto dei valori limite di tenore di zolfo previsti dalla normativa nazionale ed internazionale; in particolare l’attenzione è stata rivolta alla qualità del combustibile utilizzato durante la navigazione in acque territoriali ed all’interno della Zona a Protezione Ecologica istituita con D.P.R. n. 209 del 27 ottobre 2011 (Zone di protezione ecologica del Mediterraneo Nord Occidentale, del Mar Ligure e del Mar tirreno); sono tuttora in corso le analisi di laboratorio dei campioni di combustibile ma già sono state rilevate n. 2 violazioni amministrative per un totale di 60.000 euro;
 
- Repressione: il monitoraggio e l’attività di vigilanza sulle emissioni di fumo ha portato all’individuazione di 15 illeciti ed alla conseguente redazione di 15 CNR per violazione degli artt. 650 e 674 del C.P.

Il pregresso studio effettuato sugli scarichi di acque reflue nere e acque reflue industriali ha permesso l’elaborazione di mappe tematiche utili ad individuare aree sensibili e/o soggette a potenziali fenomeni inquinanti. Pertanto il personale impiegato nell’operazione “Mare Sicuro”, nell’ambito dell’attività di pattugliamento programmata, hanno effettuato anche molteplici controlli attinenti il regolare funzionamento di alcuni impianti di depurazione e di sollevamento. Per quanto concerne le segnalazioni di presunti inquinamenti in mare, con particolare riguardo al litorale di Tarquinia, sono  state effettuate specifiche missioni navali in cui è stato previsto l’imbarco dei tecnici del Laboratorio di Ocenanologia Sperimentale dell’Università della Tuscia. Un ausilio e un supporto tecnico necessario per il campionamento e la discriminazione, “real time”, dell’eventuale fenomeno inquinante. E’ stato quindi possibile accertare che gli eventi segnalati erano principalmente dovuti a fenomeni e agglomerati di fioritura algale. La tempestività degli interventi, associata alla competenza tecnico-scientifica del Laboratorio Universitario, ha permesso di fornire riscontri e risposte rapide all’utenza balneare e diportistica evitando, contestualmente, l’insorgere di potenziali criticità e problematiche socio-economiche per i concessionari locali.
 

Tutela del demanio marittimo
 
In materia di demanio marittimo, l’attività ha avuto come obiettivo primario l’accertamento e la successiva mappatura di abusi finora sconosciuti, sia con interventi d’iniziativa che tramite indagini delegate dalla Procura della Repubblica competente. L’attività ha avuto impulso anche grazie al contributo fornito dalla mappatura tematica su base s.i.d. (sistema informativo demanio), che oltre a favorire una pianificazione “a tavolino” degli interventi più urgenti, permette anche di ottimizzare le attività grazie alla mole di informazioni messe a disposizione e dalla facilità di consultazione delle stesse. Di particolare rilievo è stata l’attività espletata lungo il litorale di giurisdizione del Comune di Tarquinia che ha permesso di rilevare diversi abusi in danno del demanio marittimo, con conseguente deferimento all’Autorità Giudiziaria di 5 gestori di strutture balneari per la violazione dell’art 1161 del Codice della Navigazione per occupazione abusiva ed innovazioni sul demanio non autorizzate. Nell’ambito della suddetta attività investigativa, eseguita sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Civitavecchia, sono state riscontrate diverse irregolarità sui procedimenti amministrativi istruiti dall’Ente gestore per il rilascio dei titoli concessori configurando le ipotesi di reato cui all’art. 323 C.P. per abuso d’ufficio da parte dei responsabili del settore demanio del Comune di Tarquinia.  
 

Monitoraggio e controllo del diporto e del traffico marittimo
 
L’obiettivo principale è stato “prevenzione”; a tal riguardo le giornate della sicurezza e gli incontri effettuati con le associazioni veliche e diportistiche sono state propedeutiche alla diffusione di comportamenti virtuosi in osservanza delle regole afferenti la sicurezza della navigazione e il rispetto dell’ordinanza di sicurezza balneare. Da questo punto di vista l’assenza di sinistri marittimi durante la stagione estiva appare un dato confortante e foriero di positivi riscontri per le iniziative poste in essere.
 
 
 
Bollino Blu

Nell’ambito dell’attività di controlli in materia di sicurezza della navigazione da diporto, nel rispetto delle Direttive impartite dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, è stata avviata la campagna di rilascio dei “bollini blu”. Nonostante le iniziali difficoltà riscontrate nel rilascio dei bollini, dovute alla diffidenza da parte di alcuni diportisti, nel corso della stagione estiva 2013, l’attività si è poi svolta in modo lineare, con un più favorevole approccio da parte dell’utenza diportistica. Complessivamente, dalle varie forze di polizia, sono stati rilasciati 137 bollini blu secondo le quote di seguito rappresentate:
 

Guardia Costiera: 71
 
Guardia di Finanza: 31
 
Carabinieri: 18
 
Polizia di Stato: 17
 

- Apertura degli Uffici nei week end e nei giorni festivi Nell’ottica di rispondere alle esigenze dell’utenza e per fornire alla stessa un servizio sempre più efficiente, sono state poste in essere una serie di accorgimenti, quali l’istituto della reperibilità di personale adeguato, rinforzo dei servizi di guardia, presidi nei momenti di massima affluenza nelle marine o in occasioni di manifestazioni sportive, ecc. In particolare, la Capitaneria di porto di Civitavecchia si è avvalsa di un “dispositivo integrato” di presenza, articolato, oltreché nel consueto servizio giornaliero di guardia, anche dal Servizio di Armamento e Spedizioni durante il periodo di maggiore traffico in ambito portuale. Sono stati altresì predisposti dei presidi esterni nelle ore di maggior affluenza e specialmente nei giorni prefestivi e festivi, presso le marine di Riva di Traiano e Santa Marinella e comunque in concomitanza di manifestazioni, eventi o iniziative che attirano un numeroso afflusso di gente.   

Dall’analisi delle attività svolte e dei fenomeni registrati sui litorali, sono emerse le seguenti considerazioni/conclusioni:
 
-  il corredo di informazioni acquisite dal monitoraggio sistematico degli ambiti di competenza, unitamente alla metodologia di lavoro utilizzata, che ha previsto il coinvolgimento delle amministrazioni locali e dei rappresentanti dell’utenza di settore, ha consentito di conseguire l’obiettivo di una gestione allargata delle coste in una cornice di sicurezza resa per tali motivi effettiva ed efficace. Ciò ha condotto al conseguimento di risultati positivi quali la sensibile riduzione degli illeciti amministrativi rispetto alla stagione precedente, segno di una maggiore attenzione dell’utenza alle discipline nautiche e, soprattutto, alla drastica riduzione di incidenti e/o sinistri.
 
- le iniziative divulgative, hanno contribuito all’attività di prevenzione e informazione dell’utenza, così come la diffusione degli spot televisivi.  
 
- i risultati conseguiti a seguito del capillare monitoraggio ambientale, e in particolare nel settore della qualità delle acque di balneazione, hanno avuto considerevole risalto mediatico.  Le sinergie operative avviate e i risultati conseguiti con l’Arpa Lazio e Università La Tuscia potranno eventualmente concretizzarsi in protocolli d’intesa, a carattere operativo. Tutto ciò, unito all’impegno operativo che continuerà nel prossimo futuro, costituisce stimolo per gli Enti locali per l’eliminazione / correzione delle non conformità dei propri impianti di depurazione delle acque.

- in conclusione, si conferma che la Direzione Marittima del Lazio continuerà, nei prossimi mesi, ad interagire con le Amministrazioni regionali e provinciali nonché con le categorie di settore per la predisposizione delle iniziative finalizzate allo sviluppo in sicurezza delle attività marittime e costiere. In proposito, nell’ottica della metodologia del dialogo e confronto, verranno predisposti tavoli tecnici ed incontri con i rappresentanti del comparto balneare e della nautica da diporto regionale (SIB, FIBA e ASSOBALNEARI – F.I.N., F.I.V., Lega Navale e circoli nautici), le cui proposte verranno valutate dalla Direzione marittima del Lazio ai fini dell’emanazione di uniformi discipline in tutti i circondari marittimi della giurisdizione, come nel caso dell’ordinanza di sicurezza balneare, delle discipline nautiche, le attività subacquee e la disciplina della pesca sportiva. Sempre in tale ambito, prima dell’avvio della prossima campagna “mare sicuro” e in aggiunta all’attività di dialogo e confronto con il settore della navigazione a carattere lusorio, nella direzione marittima del Lazio saranno avviate mirate iniziative per favorire un maggiore radicamento della cultura marinara e della sicurezza marittima in favore dei diportisti soprattutto dei più giovani. In particolare, si provvederà con la collaborazione degli enti gestori del demanio marittimo e degli uffici scolastici provinciali a coinvolgere gli utenti ad un uso consapevole e responsabile del mare e delle coste.