Dissesto idrogeologico: “Solo 5,2 milioni per Roma"
Ostia – Riceviamo e pubblichiamo dal Coordinamento sicurezza idraulica X Municipio:
“L'articolo de Ilsole24ore, di Alessandro Arona del 21 novembre 2014, riporta la notizia che saranno anticipati dalla Bei (Banca Europea per gli Investimenti) 590 milioni di euro mancanti per far partire subito il piano stralcio anti-dissesto idrogeologico varato il 20 novembre 2014 dal governo d'intesa con le Regioni. Il piano vale in tutto 700 milioni di euro e prevede 69 interventi urgenti sulle grandi aree urbane. In particolare Genova, Milano, Firenze e Venezia, concordati nel vertice a Palazzo Chigi tra il sottosegretario Graziano Delrio, il capo dell'Unità di missione anti-dissesto Erasmo D'Angelis, il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, una delegazione delle Regioni guidata dal presidente Sergio Chiamparino e delle città metropolitane guidate dal sindaco di Firenze Dario Nardella.
Quasi tutte le grandi aree urbane hanno ottenuto dal Governo quanto richiesto per mettere in sicurezza i corsi d'acqua tranne Roma! Sulla base del piano di bacino del Tevere sarebbero stati segnalati da Regione Lazio e Comune di Roma interventi per 222 milioni di euro, ma la mancanza assoluta di progetti (infatti quelli presentati sembrano essere solo studi di fattibilità) ha indotto il Governo a finanziare, per ora, solo la progettazione e 5,2 milioni di euro per opere minori.
Genova ha ottenuto 379 milioni. Milano ha ottenuto 86,7 milioni. Firenze ha ottenuto 80,0 milioni. Venezia ha ottenuto 61,8 milioni. Cagliari ha ottenuto 35,0 milioni. Bologna ha ottenuto 20,8 milioni. Messina ha ottenuto 16,7 milioni. Bari ha ottenuto 11,8 milioni. Roma ha ottenuto 5,2 milioni.
Nell'ultimo consiglio straordinario del 28 ottobre scorso, ottenuto dopo dieci giorni di occupazione del X Municipio da parte dei cittadini, sono stati annunciati impegni e posizioni che, allo stato delle informazioni sopra indicate, assumono più i connotati di una imprudente difesa dell'amministrazione regionale e comunale piuttosto che una ferma posizione da cui ripartire e discutere. Una situazione che, pur senza voler infierire, mette il Municipio X e, i suoi referenti (presidente, giunta e consiglio) in una posizione di sudditanza e ne offende la dignità istituzionale, inoltre, prendiamo atto dell'incapacità di chi gli sta sopra. Nelle due occasioni (occupazione e consiglio straordinario) si è registrata l’assenza sia del presidente della Regione Lazio sia del sindaco di Roma. Una mancanza, qualunque fosse la motivazione, che ha palesato una difficoltà ad affrontare gli alluvionati del X Municipio e, forse, un (inutile) tentativo di salvare la faccia sapendo già, evidentemente, che difficilmente arriveranno risorse dallo Governo alla Regione Lazio per la sicurezza idrogeologica del territorio.
Nonostante questo, al X Municipio di Roma Capitale, secondo le dichiarazioni del presidente Andrea Tassone, durante il consiglio straordinario del 28 ottobre, la vera partita da giocarsi è quella di fine dicembre 2014 con i fondi europei, pari a 148 milioni di euro, che dovrebbero arrivare nelle casse della Regione Lazio e non meno di 20 milioni in quelle del X Municipio, grazie ad uno "studio" di un'Università di Roma. Ma, allora una domanda sorge spontanea: se il motivo per cui Regione Lazio e Roma Capitale non riceveranno, al pari di altre grandi città, le risorse economiche necessarie risiede nell’assoluta assenza di progetti (esistono studi di fattibilità), non sarebbe il caso di cominciare con l’evitare di continuare a gettare fumo negli occhi dei cittadini? Sarebbe un primo passo importante, sempre che, di questo ci si renda conto”.
Coordinamento sicurezza idraulica X Municipio
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