Dragona – Accoltellata a morte una giovane donna di trent’anni. L'assassino ha infierito, pare, con circa 30 coltellate: fatale quella alla gola. Si ripete così il macabro rituale del femminicidio. Anche stavolta a Dragona, lo stesso quartiere dove una decina di giorni fa fu ammazzata Michela Fioretti, l’infermiera contro la quale l’ex marito sparò quattro proiettili, uccidendola sul viadotto Zelia Nuttal. Ma intanto è giallo su questo nuovo omicidio. La vittima, Alessandra Iacullo, è stata trovata agonizzante e sanguinante all'altezza del civico 78 d via Riserva del Pantano, la strada che collega via Casale Dragone con via di Dragone, in una zona rurale dell’hinterland lidense, riversa a terra accanto ad uno scooter.


A notare il corpo è stato ieri sera intorno alle 22.30 un passante. L’uomo, pensando che la giovane fosse rimasta vittima di un incidente stradale, ha immediatamente allertato il 113 e il 118. Poco dopo sul posto è arrivata un’ambulanza che ha provveduto al trasporto della donna all’ospedale Grassi di Ostia. E’ stato allora che i sanitari, pronti a prestarle le prime cure, si sono resi conto che le ferite che la donna presentava non erano compatibili con un incidente. Il dottor Flavio Soleo del pronto soccorso ha fatto di tutto, insieme Tante le coltellate. Anche se ancora non è possibile sapere con quale arma siano state inferte. La poveretta è spirata poco dopo l’arrivo al nosocomio lidense. Il corpo è stato messo a disposizione della magistratura: sarà l’autopsia, prevista per domani mattina, sabato 4 maggio, a chiarire ulteriori dettagli sulle cause della morte. Le indagini sono affidate al procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e al pubblico ministero Paola Filippi.


A quanto si apprende, la ragazza ha lottato per difendersi dalle coltellate che l’hanno raggiunta  al volto, alla gola e all'addome. Tante le ferite. Adesso la scientifica e gli agenti stanno cercando l’arma anche nel vicino canale e nel prato con il metal detector. Sul posto la scientifica per i rilievi e per ricercare l'arma, probabilmente un coltello, visto che sul posto hanno ritrovato una custodia di circa 12 cm di un coltello di tipo comune, presumibilmente l’arma utilizzata per uccidere Alessandra. I sanitari del 118 hanno invece già consegnato agli inquirenti due cellulari ed un portafogli della vittima. Avviato l’esame dei tabulati telefonici.


Sconcerto tra i residenti di Dragona, alcuni dei quali conoscevano la povera Alessandra Iacullo. Ma chi era la vittima?
Trent’anni, piuttosto robusta. viveva con la mamma di 47 anni ed una sorella più piccola a Dragona. Orfana di padre, un cuoco, quest’ultimo era stato stroncato da un attacco cardiaco alcuni anni fa, mentre si trovava in auto. A quanto si apprende, svolgeva dei lavoretti saltuari, accudendo per lo più persone anziane. “Era una ragazza per bene, tranquilla, senza grilli per la testa”, afferma sconvolta una donna, che spiega di essere un’amica della mamma di Alessandra. “Non aveva un compagno. Era single”, aggiunge un’altra, stupita nell’apprendere che la ragazza si era spinta in scooter fino a via Riserva del Pantano, lontano da dove abitava in via Felice da Montecchio. 

Sull'episodio indaga la squadra mobile e la polizia di Ostia. Gli investigatori sono impegnati in queste ore nel ricostruire le ultime ore di vita della vittima. Che cosa ci faceva in quella strada isolata a quell’ora? Con chi aveva appuntamento? Ad ucciderla una persona che la conosceva bene oppure, ma questa ipotesi non convincerebbe, uno ‘psicopatico’? Ascoltati familiari e amici. Non si esclude la pista passionale. Sembra che ieri sera intorno alle 20 Alessandra fosse impegnata in un'accesa discussione al telefono in un bar.

"Escludiamo assolutamente che dietro questa morte ci sia la criminalità organizzata", ha detto il dottor Antonio Franco, dirigente del commissariato di Ostia. "Ipotizziamo il delitto passionale ma qualsiasi pista è aperta". L'ultimo lavoro svolto era quello di baby-sitter e, prima ancora, a Ostia, in un negozio di animali poi fallito, afferma una conoscente. 


Lunedì 6 maggio, alle ore 18, pochi giorni dopo il flash mob ‘Rompiamo il silenzio. Un fiore per Michela e le altre’, organizzato dopo il femminicidio di Michela Fioretti, Coordinamento di donne del territorio e Punto D hanno organizzato un’assemblea pubblica presso l'Aula Sinibaldi dell'ospedale Grassi di Ostia, in via Passeroni. All’assemblea hanno già aderito e parteciperanno le associazioni, i comitati di quartiere e i centri di ascolto territoriali ma anche le rappresentanti delle realtà più attive a livello nazionale per contrastare la violenza di genere, tra cui Pangea onlus, Differenza donna, l’Udi (Unione delle donne italiane) e altre associazioni che hanno sottoscritto la Convenzione di Istanbul. E’ necessario dire ‘basta’ a quella che sta diventando una vera e propria strage.

Nella notte è stato consumato un altro assassinio, all'Eur, a pochi chilometri di distanza. Vittima M.A.E.E., 49 anni, egiziano. L'uomo, picchiato a morte da due uomini che poco dopo sono scappati, è spirato all'ospedale Sant'Eugenio poco dopo l'arrivo. Teatro dell'omicidio viale America, all'altezza del civico 23. Anche in questo caso indaga la mobile.


(aggiornamento ore 18)


Gli investigatori continuano a ricercare l'arma del delitto. Scandagliato il canale di bonifica nei pressi di via Riserva del Pantano e i terreni adiacenti.


Intanto, sul luogo dove la povera Alessandra ha trovato quella morte orribile sono arrivate anche la mamma e la sorellina. Una scena straziante. Sul posto posti un lumino e tanti fiori.


Emerge, dal racconto di chi conosceva la ragazza e sfogliando la sua pagina di facebook, il ritratto di una persona solare. Innamorata dell'amore, probabilmente. E anche molto legata al papà, scomparso tre anni fa. Il suo sogno? Assistere ad un concerto di Laura Pausini, la sua cantante preferita. Ricorrenti le immagini da lei postate di Cenerentola. E delle sue forme abbondanti aveva scritto: "Non sono grassa sono piena d'amore".