Dragona – “Non l’ho uccisa io: sono innocente”. Mario Broccolo, il cinquantenne pittore di Dragona arrestato con l’accusa di omicidio volontario per la morte di Alessandra Iacullo, la trentenne baby-sitter ritrovata in fin di vita in via Riserva del Pantano la sera del 2 maggio, nega decisamente ogni addebito. Anzi, quando il pomeriggio di mercoledì 8 maggio fu arrestato dagli uomini della squadra mobile, apprendendo che la ragazza era morta, secondo il suo legale, scoppiò in un pianto dirotto. Benché si ritrovi in carcere a Regina Coeli dopo la convalida del fermo da parte del procuratore, avvenuto due settimane fa, il cinquantenne continua a proclamare la sua innocenza e la sua totale estraneità al delitto. Il legale si è già rivolto al tribunale della libertà: tra pochi giorni dovrebbe arrivare il responso. La settimana scorsa, intanto, sono stati effettuati i rilievi sullo scooter di Alessandra, come riferisce l’avvocato Gianluca Anastasio, che assiste Mario Broccolo. La moto fu posta dall’assassino sul corpo della ragazza nel tentativo, forse, di simulare un incidente. In realtà, la vittima morì a seguito di almeno una ventina di coltellate che la raggiunsero in diverse parti del corpo. Anche se quelle fatali furono inferte sul collo, alla giugulare. La morte sopraggiunse per dissanguamento. Giovedì, invece, sono stati compiuti i rilievi sui reperti biologici ritrovati sul corpo e sugli indumenti, messi sotto sequestro.



"Confido nell’esito degli esami sui reperti biologici sia per quello che riguarda la moto sia per il fodero di un coltello ritrovato nelle vicinanze del luogo del delitto: potrebbe essere determinante
”, spiega l’avvocato, che definisce l’intera vicenda un ‘rompicapo’, spiega il legale. "O una ‘soap opera ambientata tutta a Dragona dove ci sono una pizzeria, un karaoke’. E soprattutto molte persone che ruoterebbero nella vita di Alessandra. Secondo un testimone ci sarebbero almeno due, tre persone che avrebbero avuto dei motivi per ucciderla. Tra questi un suo ex che amava molto i coltelli”, aggiunge il legale. Ma proprio per quanto riguarda il fodero del coltello un testimone ha dichiarato agli inquirenti che l'oggetto apparterrebbe a Broccolo: sarebbe stato lui stesso a regalarglielo. Se così fosse la posizione dell'artista si aggraverebbe.Ma cosa è accaduto quella sera? Alessandra e Mario Broccolo si sono incontrati? “Sì” - conferma l’avvocato Anastasio-. "L’incontro è avvenuto tra le 20.30, le 20.40 al bar alla presenza di altre persone. Poi la ragazza è tornata nello stesso bar intorno alle 21.10 per comperare le sigarette. “Non hanno litigato. Lei era arrabbiata perché non le erano stati pagati gli ultimi mesi di lavoro come baby-sitter ed aveva deciso di licenziarsi”, prosegue: “ma non ce l’aveva in particolare con Mario Broccolo. Gli ha detto ‘Sei buono solo a bere con i tuoi amici’", davanti ad altre persone, per sfogarsi, il che esclude subito il movente della gelosia nell’omicidio, anche se gip e pm hanno voluto vederci il ‘delitto d’impeto’ in quanto il mio cliente si sarebbe risentito per essere stato offeso: ma così non è stato”.

 

Che rapporto c’era tra i due?

“Avevano avuto una relazione, ma era finita. Quando ancora erano insieme lui è stato descritto come molto premuroso nei confronti di Alessandra, ben lontano dall’immagine di uomo violento che qualcuno ha dipinto. E che probabilmente è venuta fuori in quanto responsabile di un omicidio avvenuto anni fa. Ma in quel caso l’altra persona era armata e scappò un colpo accidentale durante la colluttazione. Comunque, lui era molto premuroso: conosceva il padre della ragazza, che  morì qualche anno fa, e la sorella. Si vedevano saltuariamente", afferma l’avvocato Anastasio.


Insomma, non vi sarebbe stato alcun motivo per ucciderla da parte di Broccolo?

“No, Mario Broccolo non aveva alcun motivo per ucciderla. Manca proprio il movente del delitto. Le sue dichiarazioni mi sembrano genuine. E’ un tipo eccentrico: è un filosofo, un pittore. E’ stato elettrauto, è poliedrico ma non appare il tipo dell'assassino. E’ tutto il contrario di una persona violenta. Anche se all’inizio il pm aveva ipotizzato che lui non avesse digerito la rottura”.

Qual è stato il riscontro degli esami dei tabulati telefonici?

“Questa sì che è una storia ingarbugliata! La ragazza ha chiamato più volte prima di essere uccisa. Ci sono molte telefonate e anche sms inviati da Alessandra a diverse persone. A Broccolo sono addebitate telefonate di 160 secondi, di 22 secondi. Ed una effettuata alle 21.47, 21.48, appena prima il delitto. E’ ritenuto intestatario di una utenza che lui nega sia propria. Alle 21.20, per esempio, Alessandra ha riferito ad una amica di aspettare una persona. Alle 21.40, invece, ha inviato un sms ad un’altra persona in cui scrive di trovarsi a casa!”.

E questo a cosa porterebbe?

“Tutta la dinamica è incompatibile con i movimenti di Mario Broccolo. Non avrebbe avuto il tempo materiale per arrivare sul luogo del delitto, visto che era a piedi, uccidere, e poi fare un percorso a ritroso di circa un chilometro. Poi andare a cambiarsi d’abito a casa della madre, dove vive, perché, se l’avesse uccisa, si sarebbe di certo sporcato di sangue, che era dappertutto, a giudicare dallo stato dello scooter come ho visto stamattina (ieri, ndr). Insomma, non quadra nulla. Tra le telefonate c’è un numero che non risponde: ma in sé non è una prova schiacciante”.

 
Qual è lo stato d’animo del suo cliente?

“I primi giorni lui era distrutto perché contava sul fatto che la sua innocenza fosse riconosciuta. Era preoccupato soprattutto per la mamma, che è anziana. ‘Così le viene un colpo a mia madre!’, era la sua preoccupazione. Adesso confida che la verità verrà fuori”.

 
Si era parlato di una sua confessione.

“Assolutamente no. Non c’è stata mai alcuna confessione da parte di Broccolo. A questo riguardo c’è stato un equivoco. C’è stata una sua testimonianza che a livello giudiziario varrà zero”. (Le dichiarazioni di Mario Broccolo alla mobile non sono ‘tecnicamente’ considerate una confessione, ndr). E’ stato sfortunato: in questo periodo si parla di femminicidio ed a suo carico è pure stato aggiunto il ‘pericolo di fuga’ .Vedremo intanto tra due giorni i rilievi sui reperti”.

 
Se Mario Broccolo è innocente, come si dichiara e come ritiene il suo avvocato, e se tutti gli attori fossero di Dragona, chi è allora l'assassino di Alessandra?