Elettrosmog, presentata la proposta di regolamentazione degli impianti di telefonia
Roma - Stop ad antenna selvaggia. Elettrosmog, presentata la proposta di regolamentazione degli impianti di telefonia. A rendere noto quanto avvenuto durante l'incontro il comitato di quartiere Parco della Vittoria-Silvio Messina, da anni impegnato in una battiglia per lo smantellamento degli impianti di telefonia mobile posti sulla Torre Acea.
Si è svolta giovedì scorso presso la sede comunale di via delle Vergini la conferenza stampa di presentazione della proposta di regolamentazione degli impianti di telefonia. “Roma è priva di un piano regolatore per le installazioni di impianti radioelettrici e di un catasto pubblico degli impianti esistenti. Una lacuna, dovuta anche a un vuoto normativo a livello regionale, che danneggia l’ambiente e mette a rischio la salute dei cittadini minacciati da un tipo d’inquinamento figlio della modernità: quello elettromagnetico, causato da antenne per cellulari e ripetitori installati sui tetti delle abitazioni”, hanno dichiarato in una nota i consiglieri Gemma Azuni (Sel), Athos De Luca (Pd) e Andrea De Priamo (Fdi).
“La Iarc (Oms) nel maggio 2011 ha classificato i campi elettromagnetici di radiofrequenza come “possibili cancerogeni” Classe 2B. Il Consiglio d’Europa, sempre nel maggio 2011, ha approvato una risoluzione in cui invita i Paesi membri a fissare limiti cautelativi di esposizione alle microonde in particolare in tutti gli ambienti indoor, in applicazione del Principio di Precauzione di cui all’art. 191 Trattato dell’Unione europea. Per questo anche l’U.E., con la circolare 1999/512/CE, recepita dallo Stato italiano con la legge quadro n. 36/2001 e il Dpcm dell’8 luglio 2003, ha posto all’attenzione dei Paesi comunitari la necessità di proteggere i cittadini dagli effetti negativi che possono derivare dall’esposizione ai campi elettromagnetici. Sostenuta da una grande mobilitazione cittadina, nel 2005 era stata presentata nella nostra città una proposta di deliberazione di iniziativa popolare di indirizzo sulla materia che ancora giace presso il segretariato generale. La proposta di deliberazione presentata giovedì scorso, al di là di recepire le regole dettate dalla normativa vigente, intende attivare una prassi di progettazione annuale dei futuri impianti che tenga presente anche eventuali piani di urbanizzazione in atto, piani di bonifica degli eventuali impianti non a norma e l’istituzione di un osservatorio costituito da rappresentanti tecnici di Roma Capitale, dell’Arpa, dell’ Asl, dei gestori e delle associazioni di protezione ambientale”.
“La proposta – conclude la nota – reca le firme di Maria Gemma Azuni (Presidente Gruppo Misto -SEL), Andrea De Priamo (Fratelli d’Italia) – Presidente della CCP Ambiente, Athos De Luca (PD)- Vice Presidente della CCP Ambiente, che in questi anni hanno lavorato congiuntamente con i tanti comitati di quartiere allarmati per la presenza sempre più numerosa di antenne poste in prossimità di edifici pubblici sensibili quali scuole, ospedali e/o delle loro abitazioni. Alla stesura del regolamento ha partecipato, fornendo un prezioso contributo, Giuseppe Teodoro, portavoce del Coordinamento dei comitati romani NoElettrosmog, che, assieme a numerosi comitati e associazioni, ha promosso e seguito numerose iniziative di mobilitazione nei quartieri della città, in difesa della salute e per l’applicazione del principio di precauzione”. Il CdZ alla presentazione della proposta di regolamentazione Alla presenza dei rappresentanti del Comitato di Zona Quarto Miglio Appia Antica (aderente al Coordinamento No Elettrosmog di Roma) si è svolta oggi, presso la sede Comunale di Via delle Vergini, la conferenza stampa di presentazione della proposta di regolamentazione degli impianti di telefonia avanzata dai consiglieri comunali Gemma Azuni (Sel), Athos De Luca (Pd) e Andrea De Priamo (Fdi). Durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa (della quale si sottolinea il carattere “bipartizan”) è intervenuto il Presidente del Comitato di Zona, Ing. Stefano Crivelli, che ha evidenziato l’importanza di adottare la proposta in tempi rapidissimi, ossia prima dello scioglimento del Consiglio di Roma Capitale. L’occasione è stata utilissima per entrare inoltre in contatto con altre associazioni che si occupano della problematica che interessa direttamente la salute dei cittadini e che deve essere ai primi posti della agenda politica dell’attuale Consiglio e di quelli futuri, nonchè della prossimo Consiglio della Amministrazione Regionale.
Tags: ostia