Minerva Pelti: “Elettrosmog, troppi tumori tra i bambini: si faccia chiarezza”
Ostia – Elettrosmog e patologie tumorali infantili: i Verdi, insieme all'associazione di Minerva Pelti, chiedono sia fatta chiarezza e che si approvi la delibera popolare comunale per fermare l’”antenna selvaggia”.
Il presidente dei Verdi del Lazio, Nando Bonessio, e il portavoce dei Verdi del municipio XIII, Andrea Gasparini, chiedono che “si indaghi, presto e bene, in maniera approfondita e sopratutto circoscritta sulla questione dell’elettrosmog a Ostia anche in relazione alle notizie riportate oggi dalla stampa in base alla denuncia fatta dall'associazione Minerva Pelti, in merito alle anomalie sui tumori tra i bambini al Lido”.
“Il fatto che la magistratura abbia disposto ulteriori indagini sulla questione accogliendo la richiesta dell'Associazione Minerva Pelti, che raggruppa i genitori dei bimbi ammalatisi di tumore, significa che sono necessari approfondimenti anche perchè ci sono zone del litorale che stanno diventando la succursale dei reparti oncologici a causa dell'aumento della numerosità delle patologie in aree circoscritte come quella attorno alla Torre Acea, dove sono presenti attualmente 9 impianti per radiocomunicazione”, affermano gli ambientalisti.
"Sulla base di nostre indagini - continua Pristerà -, effettuate con l'ausilio di professionisti epidemiologi, l'incidenza è statisticamente elevata se si ristringe il campo solo ad Ostia Siamo pertanto arrivati ad un esposto, per il quale ci sono voluti due anni, perchè sentiamo la necessità di ottenere un'indagine che ufficializzi istituzionalmente l'eccesso di casi di leucemia infantile e che ne trovi la causa".
Proprio per questo motivo i Verdi saranno in piazza per la manifestazione organizzata dal comitato Parco della Vittoria-Silvio Messina assieme ai cittadini sabato 20 ottobre, alle 15.30, davanti alla Torre Acea di viale della Vittoria, a Ostia.
In questa occasione chiederanno che si discuta in consiglio comunale la proposta di delibera popolare ancora pendente da troppi anni, per dotare la Capitale di un piano regolatore degli impianti di radiocomunicazione, dotando così Roma di uno strumento concreto e innovativo per mettere un freno al fenomeno dell'antenna selvaggia.
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