"Daje Chiaretta", in migliaia a Casalbernocchi per sostenere la 19enne vittima di violenza
Casalbernocchi - Il corteo costellato da fiaccole rosse e striscioni dedicati a Chiara, 19enne picchiata dal proprio compagno e in coma da settimane, si è snodato attraverso le strade principali di Casalbernocchi, il quartiere in cui vive l'ennesima vittima della violenza sulle donne. Il lungo corteo, partito da piazza San Pier Damiani si è concluso con l'ingresso in Chiesa dove si è svolta una Messa in onore di Chiara. Durante la fiaccolata un silenzio corale che ha 'parlato' più di mille parole. Tra i cittadini intervenuti anche alcuni rappresentanti del X municipio, come il presidente Tassone e il vicepresidente Lorenzatti.
Commossa, silenziosa, stretta intorno ai genitori di Chiara la Comunità ha pregato insieme e ha assistito alla Santa Messa dedicando le Preghiere di Speranza affinché da questo male nasca il Bene e l'Amore, il sangue sia germoglio di Vita e la Luce torni a risplendere sconfiggendo il buio del dolore, le nuvole nere e minacciose dell'angoscia e della morte.
"Nel momento del dolore apriamo il Cuore affinché possiamo accogliere dentro di noi la Speranza. Di fronte a questi crimini - dichiara il Parroco durante l'omelia - la società civile deve rispondere perché non si può rimanere immobili, ma deve essere chiaro che siamo tutti qui riuniti non dal rancore, non dall'odio ma dall'Amore per Chiara che è il veicolo dello Spirito Santo che è Amore e che è Dio. Oggi abbiamo visto l'espressione di questo Spirito di Dio: una fiaccolata silenziosa, un quartiere unito. Nelle letture di oggi San Paolo ce lo dice chiaramente: lo Spirito Santo non è nelle parole dei Sapienti, nei discorsi degli Intellettuali, dei Potenti, ma in Gesù e nella sua Croce, tra le sofferenze degli umili, il dolore dei piccoli. Ma c'è una risurrezione dopo la morte. Oggi vediamo la potenza dello Spirito Santo, una manifestazione del corpo, fisica, che Ci muove insieme: siamo un corpo solo che è stato ferito tramite Chiara e che unito vive. La morte non avrà mai l'ultima parola".
Il Parroco ha poi ringraziato gli organizzatori, il Quartiere, la Protezione Civile The Angels, le Onlus che hanno aderito, tutti i cittadini che sono usciti dalle loro case e scesi in strada.
"Affidiamo le nostre preghiere al Silenzio - conclude il Parroco - che ci permette di dialogare con Dio, un Silenzio che fa più rumore di qualsiasi urlo, affinché ci insegni il Perdono e con esso giunga quella Pace che nessuno potrà portarci via".
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