Fiumicino - Sit-in di protesta al Leonardo da Vinci dei 400 lavoratori di Snam Lazio sud, la società che per oltre due anni si è occupata del servizio di pulizia in aeroporto, contro il rischio di licenziamento. A rischiare il posto sono infatti in 400 a causa della scadenza del contratto di appalto della società, riconducibile al patron della Lazio, cui è subentrata una nuova azienda, la siciliana Meridional service. La ditta, che ha vinto la gara d’appalto, ha già informato che dovrà tagliare il 30% del personale per i costi eccessivi.

Nel corso della protesta, che si è svolta davanti agli uffici di Aeroporti di Roma, i manifestanti hanno bloccato la strada di accesso allo scalo. A dare loro sostegno le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil Trasporti, il presidente del consiglio di Fiumicino, Mauro Gonnelli, ed il consigliere comunale PdL, William De Vecchis. I lavoratori sono in stato di agitazione sin dalla scorsa settimana, quando organizzarono due presidi ed un’assemblea in aeroporto. I sindacalisti Marco Ruggeri, Cisl, e Maela Nuvoloni, Uil Trasporti, hanno già sporto denuncia all’autorità per gli appalti pubblici in quanto “le diverse società che hanno partecipato alla gara d’appalto, con la sola base d’asta a massimo ribasso dei costi, secondo i conteggi effettuati dagli stessi sindacati, non riuscirebbero a coprire i costi della manodopera”.

Il presidente Gonnelli ha condannato duramente la “politica” di AdR, dichiarando che “l’aeroporto è ormai diventato la “fabbrica del precariato” e che “AdR sta portando avanti una politica di polverizzazione delle aziende che operano all’interno del sedime aeroportuale: si spacchettano gli appalti ai danni dei dipendenti in modo tale che l’azienda sopravvive soltanto eludendo il sistema contributivo: ciò legittima irregolarità e illegalità”, ha concluso. Le trattative sono quindi proseguite nella sede del comune di Fiumicino: la maggioranza al governo intende tutelare l’occupazione dei dipendenti di AdR e trovare delle soluzioni.