Fiumicino: chiusa l’area partenze del Terminal 3
Fiumicino – Ad oltre un mese di distanza dall’incendio che il 7 maggio scorso ha devastato il Terminal 3 dell’aeroporto di Fiumicino l’Enac, accogliendo le richieste di limitazione dell'attività dall’80 al 60%, ha inviato una comunicazione alla società Aeroporti di Roma nella quale dispone la chiusura del T3. Secondo l’Ente, Adr dovrà realizzare quegli interventi "rispondono a un principio precauzionale in ordine al mantenimento di una gestione operativa in sicurezza che potrebbe essere compromessa dalla congestione o sovraffollamento delle aree attualmente utilizzate". Duro il commento di Usb e Cub che in una nota congiunta dichiarano che “ridurre le attività di Fiumicino dopo un mese dall’incendio è la conferma delle loro responsabilità”.
“La decisione assunta dalla direttrice del sistema aeroporti del Lazio Enac, Patrizia Terlizzi, di diminuire l’operatività del Leonardo da Vinci al 60% conferma quello che abbiamo denunciato in queste settimane: il Terminal 3 non è sicuro ed è un comportamento irresponsabile continuare a tenerlo in funzione senza che vi siano certificazioni sulle reali condizioni dell’aria. Prima occorre una bonifica di tutta l’area e poi si potrà riprendere l’attività”, prosegue la nota: “Con stupore leggiamo sulla stampa la dichiarazione del presidente di Enac Vito Riggio che afferma: ‘Dopo 35 giorni la sanità pubblica non ci riesce a dire se al Molo D c'è un rischio per la salute oppure no’. E’ quanto abbiamo instancabilmente gridato in tutte queste settimane nel più completo isolamento, senza che nessuna autorità volesse ascoltarci, tanto meno la stessa dirigenza Enac che ha continuato a rassicurare circa le condizioni ambientali del Terminal. Ma le centinaia di lavoratori ricoverati per intossicazione ed i tanti malori tra i passeggeri non sembrano impensierire più di tanto le dirigenze di Adr e di Enac. Ora la motivazione ufficiale della riduzione delle attività è il sovraffollamento, che serve a nascondere le gravi responsabilità nella gestione di tutta questa vicenda”, sottolineano Usb e Cub.
“Cosa avrebbero dovuto fare e non hanno fatto le autorità aeroportuali? Per prima cosa, non riaprire subito le attività del Terminal ma procedere prima ad una rapida ed efficace bonifica che avrebbe messo in sicurezza sia i lavoratori che i passeggeri; e poi pretendere l’immediato intervento delle autorità pubbliche, la Asl, per certificare rapidamente che tipo di sostanze si sono sprigionate a seguito dell’incendio, in modo da effettuare una bonifica efficace. Al contrario, aver riaperto con tanto irresponsabile sollecito le attività, non solo ha procurato danni alla salute dei lavoratori, non solo li ha esposti a rischi di cui ancora non conosciamo la reale entità, ma sta producendo comunque quei ritardi e quelle lungaggini che finiranno per riflettersi in modo ancora più pesante sul volume delle attività aeroportuali. E’ inaccettabile”, conclude la nota delle sigle, che coloro che sono responsabili di non aver vigilato sull’esistenza delle condizioni di ‘garanzia per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori’, motivo per cui risulta essere intervenuta la Procura di Civitavecchia sequestrando il Molo D, oggi brandiscano l’annuncio del ridimensionamento dell’aeroporto pur di spaventare lavoratori e utenza sulle conseguenze di un intervento che non doveva essere rimandato e che doveva essere programmato con il giusto anticipo”.
Questa sera Alitalia ha informato che “a seguito della disposizione della Direzione aeroportuale di Fiumicino relativa alla chiusura del Terminal 3, dalla giornata di domani e fino a nuova disposizione, effettuerà tutte le operazioni di check-in dei propri voli nazionali, internazionali e intercontinentali in partenza da Fiumicino esclusivamente al Terminal 1, dove verranno svolte le attività di check-in anche per i passeggeri di Etihad Airways”. “Alitalia”, comunica inoltre, “si rammarica degli eventuali disagi, non imputabili al suo operato, che dovessero verificarsi e ricorda che tutti i passeggeri dei propri voli possono effettuare il web check-in e arrivare in aeroporto con la carta d’imbarco già stampata”.
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