Geyser a Fiumicino: situazione sotto controllo
Fiumicino - "E' un vulcanotto, come si dice in gergo tecnico, che stiamo analizzando con tutte le cure del caso. La zona del Tirreno è vulcanica quindi è normale che nel sottosuolo ci siano dei gas". Ha così dichiarato Maria Luisa Carapezza, vulcanologa dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.
E' sotto lo stretto controllo di vulcanologi, geologi, forze dell'ordine e tecnici dell'Arpa Lazio il geyser esploso sabato mattina sulla rotatoria di via Coccia di Morto e via Lago di Traiano, alle porte di Fiumicino e al confine con l'aeroporto Leonardo da Vinci. Questa mattina lo stesso gruppo di tecnici ha effettuato un sopralluogo insieme all'Assessore ai Lavori Pubblici di Fiumicino Angelo Carroccia e al sindaco Esterino Montino che da subito hanno organizzato una task force per trovare una soluzione al problema.
Il geyser è stato infatti immediatamente recintato da tela oscurante alta due metri circa, che permette a malapena la visione del gas mentre la rotatoria è stata transennata con affissi dei cartelli che avvertono i cittadini di non avvicinarsi. Il tutto costantemente presidiato dalla protezione civile, una squadra di vigili urbani, dalla Polizia e dai vigili del fuoco.
"Non c’è alcun pericolo per l’incolumità pubblica. Ci stiamo attenendo scrupolosamente alle indicazioni dettate dai Vigili del Fuoco e dagli studiosi dell’Istituto Nazionale di geofisica e Vulcanologia e dell’Università Roma Tre. Naturalmente il sito va controllato, monitorato e vigilato affinché nessuno entri all’interno della recinzione." Ha dichiarato il sindaco di Fiumicino Esterino Montino.
Dalle prime analisi si tratterebbe di soffioni gas di origine profonda, composto fino al 90 per cento da anidride carbonica, una piccola percentuale di metano e di idrogeno solforato dall'odore pungente alti da tre a cinque metri mischiati al fango che continuano a fuoriuscire dal terreno. Il fenomeno è ora al centro di alcune polemiche tra maggioranza e opposizione sulle cause che hanno scaturito l'esplosione del geyser, che verranno dipanate grazie ai risultati definitivi delle analisi effettuate dall'Istituto Nazionale di geofisica e Vulcanologia. L’ipotesi, condivisa anche dagli studiosi presenti, è che la fuoriuscita del gas naturale sia stata facilitata dalla messa a norma, dovuta per legge, di alcune condutture dell’Italgas effettuate proprio all’interno della rotonda di viale Coccia di Morto qualche giorno fa. Operazione che ha richiesto una perforazione effettuata a una profondità abbastanza significativa che, con ogni probabilità, ha contribuito alla manifestazione del fenomeno.
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