Incendio al Terminal 3: indagati 5 operai
Fiumicino - Nell’ambito dell’inchiesta sul rogo che la notte tra giovedì 7 e venerdì 8 maggio della settimana scorsa distrusse il Terminal 3 dell’aeroporto di Fiumicino la procura di Civitavecchia ha indagato cinque operai ipotizzando il reato di concorso in incendio colposo. Gli indagati sono i dipendenti della ditta incaricata che aveva in appalto la gestione e la manutenzione degli impianti di condizionamento e di riscaldamento del Leonardo da Vinci. A condurre l’inchiesta il procuratore Gianfranco Amendola e il pm Valentina Zavatto. Secondo quanto è emerso dalla visione dei filmati delle telecamere del sistema a circuito chiuso i cinque sono stati ripresi, anche nei giorni precedenti il rogo, mentre lavoravano nei locali dove è divampato l’incendio utilizzando un condizionatore portatile per risolvere il problema, che si era presentato in più occasioni, di surriscaldamento del quadro elettrico. Ma il condizionatore non avrebbe funzionato, ossia si spegneva, in quanto non collegato all’esterno con un tubo.
I magistrati, oltre ai filmati, avrebbero raccolto delle testimonianze e conversazioni, che sono agli atti, che dimostrebbero che gli operai, a turno, avrebbero lavorato nella sala E9, il locale da dove sono divampate le fiamme, per raffreddare la sala con il condizionatore portatile. Le indagini e le verifiche proseguono per accertare anche gli eventuali responsabili della ditta. Nominati dalla procura due periti. E’ stato interpellato anche il comandante provinciale dei vigili del fuoco che dovrà consegnare una relazione ai magistrati per capire se allo scalo romano siano presenti tutti quei requisiti necessari a garantire la sicurezza sia dei lavoratori sia dei passeggeri. Questa sera il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, a margine del sopralluogo del ministro delle infrastrutture Graziano Delrio, ha espresso l’urgenza di affrontare i problemi della stazione aeroportuale.
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