Anzio – Alleggeriva i pazienti affidati alle proprie cure di denaro e gioielli. E, tanto per non rimanere inoperosa, “si adoperava” anche nei confronti dei medici e dei colleghi dell’ospedale presso cui lavorava prima di essere arrestata dalla polizia di Anzio.

 

 

 

Sono finora tre i furti accertati e riconducibili inequivocabilmente a C.M., 55 anni, infermiera presso il nosocomio della città marinara. Ma a questi se ne potrebbero aggiungere molti altri.

 

 

E’ per questo motivo che gli agenti del commissariato di Anzio diretto dal dottor Fabrizio Mancini vogliono fare piena luce su una serie di furti avvenuti a partire dal 2010 all’interno dell’ospedale.

 

 

 

Episodi che inizialmente potevano sembrare isolati ma che, da quanto emerso finora, in tre di essi la responsabile sarebbe proprio la 55enne.

 

 

 

Gli investigatori avevano già avviato le indagini ma nel corso degli ultimi tempi alcune circostanze hanno fatto emergere delle responsabilità oggettive proprio a carico di una dipendente del plesso ospedaliero.

 

 

Gli oggetti, monili in oro, catenine, denaro ed altri preziosi erano spariti proprio quando in servizio in quel reparto era presente C.M..

 

 

Le indagini degli investigatori si sono orientate oltre che nella struttura ospedaliera, anche in alcuni “compro oro” della cittadina.

 

 

Sono state infatti oltre 50 le circostanze in cui la donna, da quanto emerso dalle indagini, si sarebbe presentata presso le rivendite di preziosi per vendere degli oggetti in oro.

 

 

Ad inchiodare l’infermiera sono stati proprio alcuni oggetti sottratti poco prima in ospedale e che la donna aveva tentato di “piazzare”, oggetti sulle quali erano incise le iniziali della vittima.

 

 

Da quanto emerso, quella di rivolgersi a rivenditori di preziosi era una pratica piuttosto ricorrente da parte dell’inferniera ed è anche quanto hanno potuto accertare i poliziotti verificando i registri di entrata ed uscita delle merci degli esercizi commerciali.

 

 

Gli agenti stanno ora verificando le denuncie effettuate dalle vittime che venivano opportunamente scelte tra i frequentatori dell’ospedale, sia che fossero pazienti, visitatori o personale dipendente della struttura ospedaliera.

 

 

Al momento dell’arresto, all’interno del portafogli della donna, gli agenti hanno anche sequestrato un involucro contenente cocaina, mentre una piccola quantità di marijuana è stata scoperta all’interno della sua abitazione.

 

 

Gli accertamenti della polizia proseguono per acquisire informazioni anche su altri episodi alcuni dei quali potrebbero non essere stati denunciati, ma che potrebbero essere comunque riconducibili alla stessa responsabile.