Mafia Capitale 2.0: arrestato Andrea Tassone
Roma - Arrestato l'ex presidente del X Municipio di Ostia Andrea Tassone. In questo momento agli arresti domiciliari, secondo i pm avrebbe ricevuto una somma non inferiore ai 30mila euro in cambio di una serie di favori a Buzzi e Carminati riguardanti la gestione delle spiagge di Ostia.
Secondo il gip la somma è dovuta: “perché costui ponesse in essere atti contrari ai doveri del suo ufficio, in violazione dei doveri d’imparzialità della pubblica amministrazione”, atti che si sarebbero manifestati “nel rivendicare la competenza del X Municipio in materia di lavori per la pulizia delle spiagge” e nel “comunicare notizie e informazioni sulla procedura di selezione del contraente, in relazione all’affidamento diretto da parte del X Municipio per i lavori a somma urgenza, per indagini sulla stabilità delle alberature stradali e conseguenti interventi di potatura e per i lavori per la pulizia delle spiagge, assegnati, rispettivamente, 26.5.14 e il 31.7.14”.
Secondo capitolo dell'inchiesta "Mondo di Mezzo" della procura di Roma e dei carabinieri del Ros: 44 gli arresti in corso di esecuzione in Sicilia, Lazio e Abruzzo per associazione per delinquere ed altri reati. Ventuno gli indagati a piede libero. Sullo sfondo il business legato ai flussi migratori e alla gestione dei campi di accoglienza per migranti. Tra gli arrestati ci sono anche l'ex presidente del Consiglio comunale di Roma, Mirko Coratti, e Luca Gramazio, accusato di partecipazione all'associazione mafiosa capeggiata da Carminati, che avrebbe favorito sfruttando la sua carica politica: prima di capogruppo Pdl al Consiglio di Roma Capitale ed in seguito quale capogruppo Pdl (poi FI) presso il Consiglio Regionale del Lazio. In manette anche l'ex assessore alla Casa del Campidoglio, Daniele Ozzimo. I Ros hanno posto in arresto anche i consiglieri comunali Giordano Tredicine e Massimo Caprari.
I provvedimenti riguardano gli sviluppi delle indagini condotte dal Ros nei confronti di "Mafia Capitale", il gruppo mafioso riconducibile a Massimo Carminati, ora in carcere. Secondo gli investigatori, gli accertamenti successivi a quella tornata di arresti hanno confermato "l'esistenza di una struttura mafiosa operante nella Capitale, cerniera tra ambiti criminali ed esponenti degli ambienti politici, amministrativi ed imprenditoriali locali". In particolare le indagini hanno documentato quello che gli inquirenti definiscono un "ramificato sistema corruttivo finalizzato a favorire un cartello d'imprese, non solo riconducibili al sodalizio, interessato alla gestione dei centri di accoglienza e ai consistenti finanziamenti pubblici connessi ai flussi migratori".
Elenco completo: Gerardo Addeo, Tommaso Addeo, Gaetano Altamura, Claudio Bolla, Stefano Bravo, Marco Bruera, Emanuela Bugitti (detenuta agli arresti domiciliari), Salvatore Buzzi (detenuto), Claudio Caldarelli (detenuto), Domenico Cammisa, Massimo Caprari, Massimo Carminati (detenuto) Nadia Cerrito (detenuta), Pierina Chiaravalle detta "Piera" (detenuta agli arresti domiciliari), Mario Cola, Sandro Coltellacci (detenuto agli arresti domiciliari), Mirko Coratti, Santino Dei Giudici, Paolo di Ninno (detenuto), Antonio Esposito, Francesco Ferrara, Franco Figurelli, Emilio Gammuto (detenuto), Alessandra Garrone (detenuta), Luca Gramazio, Carlo Maria Guarany (detenuto), Guido Magrini, Angelo Marinelli, Salvatore Menolascina, Mario Monge, Michele Nacamulli, Daniele Ozzimo, Brigidina Paone detta "Dina", Carmelo Parabita, Pierpaolo Pedetti, (...), Angelo Scozzafava, Paolo Solvi, Fabio Stefoni, Andrea Tassone, Fabrizio Franco Testa (detenuto), Giordano Tredicine, Stefano Venditti, Tiziano Zuccolo.
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