Ostia, aggressione a giornalista: Spada e Del Puerto a processo
La giudice ha anche accolto le richieste di costituzione parte civile di Federazione nazionale della Stampa italiana, Ordine dei Giornalisti, Libera, Regione Lazio e Associazione Antonino Caponnetto.
«L'ammissione di parte civile della Fnsi e dell'Ordine dei Giornalisti conferma la gravità di una brutale aggressione in pieno stile mafioso che, colpendo i giornalisti Piervincenzi e Anselmi, offende il diritto all'informazione di ogni cittadino. Nessun cronista è più solo nel far fronte alle intimidazioni e alle minacce di chi vorrebbe impedire ai colleghi di svolgere il loro lavoro al servizio dell’opinione pubblica», commentano Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi.
«Nelle motivazioni con cui ha accolto la richiesta dei rappresenti della categoria, il Gup ha evidenziato la piena legittimazione, anche a titolo diretto, di Federazione nazionale della Stampa e Ordine dei Giornalisti a far parte del processo in quanto direttamente danneggiati dalla condotta delittuosa posta in essere dagli imputati che, colpendo Piervincenzi e Anselmi, hanno offeso il diritto all’informazione di ogni cittadino», spiega l'avvocato Giulio Vasaturo.
Questa mattina si è tenuto il sit-in a piazzale Clodio organizzato da Articolo 21 e Rete No bavaglio nel giorno in cui si è tenuta l'udienza in cui si è deciso il rinvio a giudizio dei due imputati. ‘Mai più soli’ è stato lo slogan scelto dai promotori del presidio nel corso del quale è stato ricordato che, solo nel 2017, sono stati 423 in Italia i giornalisti vittime di violenze o intimidazioni.
Tags: ostia, litorale-romano