Ostia antica – Ad Ostia antica cresce la paura tra i residenti per i possibili effetti letali sulla salute delle antenne di telefonia mobile. Sotto accusa è ancora una volta il ‘sigaro’ di via Bonucci, quella specie di cilindro all’interno del quale vi sarebbero otto ripetitori. “Le antenne stanno facendo ammalare i cittadini: i colpiti da tumore noti fino ad oggi sarebbero sette, due dei quali morti”, dichiara Gaetano Di Staso, portavoce del comitato di quartiere Ostia antica-Saline. Già da tempo i riflettori si erano puntati sul ‘sigaro’ di via Bonucci in quanto, come più volte denunciato, nei pressi abita un bambino che per la sua stessa sopravvivenza deve utilizzare dei sofisticati macchinari elettromedicali. Durante la notte, in particolare, però, queste apparecchiature funzionerebbero male a causa dell’effetto dei ripetitori. I cittadini nei giorni scorsi hanno incontrato il presidente della commissione ambiente del municipio X, Eliseo Franzese, che si sarebbe impegnato ad esaminare la questione.

 

Sui social network ferve il dibattito. Sulla pagina del locale comitato di quartiere  i cittadini scrivono, fanno domande, si scambiano informazioni. “Fino a quale distanza si riferiscono questi dati? Le famiglie colpite hanno modo di tutelare i loro malati?”, domanda un utente. Simona S.: “E' il caso di consultare il cdq Longarina dove hanno sempre un problema con l' inquinamento elettromagnetico e purtroppo anche diversi malati di cancro e leucemia. C'e' un sito che raggruppa i comitati che portano avanti queste battaglie, mi sembra sia www.Noelettrosmogroma.org”.  Veronica P. replica: “Non li conosco tutti, so che il fabbro (uno dei deceduti) si trovava a circa 150 metri dalle antenne. Le antenne sono troppe ed a troppa poca distanza dalle case. I loro effetti maggiori si hanno fino a 500/600 metri. Nessuno vuole ammettere che l'elettrosmog possa essere la causa, sta di fatto che in poco tempo stiamo assistendo ad un incremento di malati piuttosto inconsueto”. Monique L. domanda: “Caro CdQ cosa si può fare?”. Gaetano Di Staso: “Stiamo interessando le istituzioni con la presentazione di un documento in merito! Aspettiamo notizie...”.