“Ostia connection”: blitz dei carabinieri e guardia costiera nell’ufficio tecnico: sequestrati documenti
Ostia – Blitz dei carabinieri e della capitaneria di porto di Roma nell’ufficio tecnico del municipio X di lungomare Paolo Toscanelli, a Ostia. Gli uomini dell’Arma e i militari della guardia costiera hanno perquisito e quindi sequestrato, su disposizione della Procura di Roma, documenti e fascicoli relativi all’assegnazione e agli appalti delle concessioni demaniali e dei parcheggi e in particolare le modalità di attribuzione degli appalti come quelli riguardanti la bonifica del canale dei Pescatori. Tutta la documentazione, sia su supporto cartaceo che informatico, sarà esaminata insieme al magistrato competente e sarà valutata la correttezza delle procedure.
Già da ieri è stato rimosso dall’incarico il dirigente dell’ufficio tecnico, che è indagato per abuso d’ufficio, abuso materiale e falsità ideologica. In corso perquisizioni nelle abitazioni dell’ex funzionario a Pomezia e Aprilia che, a quanto si apprende, sarebbe stato presente alla perquisizione dichiarandosi disponibile a collaborare. Indagati altri dipendenti della pubblica amministrazione con l’accusa di corruzione e abuso di atti d’ufficio.
Nel corso dell’indagine condotta dai militari sulla pubblica amministrazione, risulterebbero indagate altre tre persone. A quanto sembrerebbe, oltre ad Aldo Papalini, sarebbero indagati per tentata truffa ai danni del municipio X e falso ideologico il titolare della società Sama srl, che ha preso parte lo scorso anno al dragaggio della foce del canale dei Pescatori, Cosimo A., ex ufficiale della capitaneria di porto, considerato l’’uomo ombra’ di Armando Spada, che avrebbe avuto degli interessi personali sulle spiagge di Castelporziano, e un terzo uomo, tecnico di laboratorio dell’università di Tor Vergata, titolare di una società di campionamenti che avrebbe effettuato i test sul presunto inquinamento delle acque del canale. E Alfredo P., un dipendente comunale.
L’ufficio è chiuso da ieri ed il sindaco Ignazio Marino, in collaborazione con il presidente del municipio X, ha provveduto alla sostituzione del dirigente e del direttore. Ai due ex funzionari sono subentrati l’avvocato dirigente del Comune di Roma, Rodolfo Murra, mentre l’ingegner Paolo Cafaggi ha assunto, ad interim con la Unità organizzativa ambiente e litorale, la direzione della Unità organizzativa tecnica. Le perquisizioni hanno preso l’avvio all’indomani della intercettazione ambientale della Dda, risalente al 1 giugno del 2012, nel corso della quale il dirigente tecnico avrebbe favorito Armando Spada, esponente del clan di nomadi sinti di Ostia, nell’assegnazione prima di parcheggi a lungomare di Ponente e poi di uno stabilimento, l’Orsa Maggiore, ad una società il 60% della quale al genero di Armando Spada ed il 40% a Ferdinando C.. Spada sarebbe stato interessato ad un chiosco un tempo gestito da Giovanni Galleoni e Francesco Antonini, i due boss di Ostia ammazzati insieme durante un agguato il 22 novembre del 2011 in via Antonio Forni.
Intanto, i carabinieri della compagnia di Ostia, che indagano sulla sparatoria con doppio accoltellamento avvenuta nella notte tra domenica 14 e lunedì 15 luglio nella quale è rimasto ferito con un colpo di pistola ad una gamba Ottavio Spada, 24 anni, ‘delfino’ del clan Spada, hanno effettuato tre arresti. Si tratta dei tre feriti. Oltre a Spada, arrestati M.E., 35 anni, e D.F., 44 anni, entrambi accoltellati: uno al torace, il più grave, l’altro al collo. Sono ricoverati all’ospedale Grassi di Ostia ma non versano in pericolo di vita. I militari di via dei Fabbri navali hanno denunciato anche due persone, rimaste illese, ritenute coinvolte nel gravissimo fatto di sangue avvenuto davanti alla sala giochi di via Costanzo Casana. Il movente del sanguinoso episodio sarebbe un debito non pagato. Dunque un movente economico. Ma le indagini dei carabinieri proseguono. La scorsa settimana a Ostia vi era stata una maxi operazione della squadra mobile romana con l’impiego di oltre cento agenti nei confronti della famiglia Spada, ‘specializzata’ nello spaccio, estorsione ed usura, nonché con interessi nelle spiagge. Durante il blitz era stato tratto in arresto Nader Amna, l’egiziano ritenuto il killer dei due boss di Nuova Ostia Francesco Antonini e Giovanni Galleoni, soprannominati Baficchio e Sorcanera, freddati nel duplice omicidio del 22 novembre del 2011 al cinque del pomeriggio in via Antonio Forni. Domani il sindaco Marino sarà a Ostia per partecipare ad una conferenza stampa nell’aula consiliare Massimo Di Somma in cui farà il punto sui “gravissimi fatti di Ostia” che il Movimento 5 Stelle del municipio X ha definito ‘Ostia connection’.
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