Ostia – Doppia iniziativa oggi, mercoledì 20 gennaio, e lunedì 18 gennaio, del Blocco studentesco, il movimento giovanile di Casapound.

L’INIZIATIVA – “All'orario d'ingresso una decina di militanti hanno srotolato uno striscione con la scritta ‘Non farti truffare, il contributo volontario non pagare’ al liceo Anco Marzio di via Capo Palinuro. In molte scuole - spiega in una nota il Blocco studentesco - viene affiancata alla tassa d’iscrizione e frequenza un’ulteriore tassa: il contributo volontario. Tassa non proporzionale al reddito, imposta come obbligatoria per iscriversi all’anno successivo. Il Miur ha però ricordato come nessuna ulteriore tassa possa essere richiesta dai dirigenti scolastici alle famiglie e che il contributo volontario ha l’unico scopo di ampliare il Pof, la normale attività scolastica dovrebbe invece essere garantita dai fondi ministeriali”.


I FONDI – “Fondi sempre più scarsi per le scuole pubbliche, ma milionari per le scuole private che solo nel 2015 hanno ottenuto fondi per 471 milioni di euro. Tagli che riflettono la volontà del governo di far entrare nella scuola “sponsor” e investimenti privati. E’ impensabile che il Ministero non prenda provvedimenti seri per chi richiede il contributo come obbligatorio e ricatta le famiglie di non permettere l'iscrizione dei figli al successivo anno scolastico, giustificando le proprie richieste con i continui tagli all’istruzione pubblica. Come Blocco Studentesco – conclude la nota del movimento studentesco di CasaPound – continueremo con azioni e blitz su tutto il territorio, affinché nessuno studente sia vittima dei ricatti del preside e del menefreghismo del governo Renzi”.


IL SOPRALLUOGO - “Lunedì mattina all'I.T.I.S. Faraday è stato fatto il primo sopralluogo - spiega la nota del movimento studentesco di CasaPound - per la rimozione delle lastre d'amianto vicino la palestra. La presenza dell'eternit, già in parte danneggiato e quindi tossico, è stata la causa scatenante dell'occupazione dello scorso novembre portata avanti dal Blocco Studentesco e dagli studenti dell'istituto tecnico. Dopo la settimana d'occupazione e il corteo conclusivo il preside assicurò la rimozione in tempi brevissimi. Nonostante il primo passo compiuto oggi - conclude la nota il Blocco Studentesco - non abbasseremo la guardia e saremo pronti a future mobilitazioni se i patti non verranno rispettati. I rappresentanti d'istituto sono andati a chiedere al dirigente scolastico la calendarizzazione precisa della rimozione e l'assicurazione che tutti gli standard di sicurezza verranno rispettati”. .