Ostia – Non ce l’ha fatta il ragazzo di 16 anni che era stato ricoverato in codice rosso al reparto rianimazione dell’ospedale Grassi dopo essere stato colto da malore in acqua. Il cuore del giovanissimo ha cessato di battere martedì scorso. Il drammatico episodio era accaduto sabato pomeriggio a Ostia quando il 16enne si era sentito male mente si trovava in mare all’altezza dello stabilimento Mariposa. Il giovanissimo era stato immediatamente soccorso dai bagnini che gli avevano effettuato un massaggio cardiaco. Quindi era stato trasportato in codice rosso al nosocomio lidense.

 

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il 16enne aveva avuto una congestione mentre era in acqua e stava cercando di raggiungere degli amici su un pattino che si trovava a una decina di metri dalla riva. Grazie all’intervento tempestivo dei bagnini, che erano sull’arenile, sembrava che il peggio fosse stato evitato. Invece l’epilogo è stato tragico. Si tratta del primo grave episodio della stagione estiva. Adesso il caso è nelle mani dell’autorità giudiziaria, fanno sapere dall’ufficio della dottoressa Climene Pistolesi, direttore dell’ospedale Grassi.

 

Lo scorso anno si registrarono due incidenti mortali tra Ostia e Torvajanica. Il 7 agosto, a Tor San Lorenzo, morì affogato un uomo di 73 anni che, dopo essere stato sbalzato dal gommone dove si trovava insieme ad un amico, non riuscì a salvarsi perché appesantito dalla muta che indossava soltanto a metà. Domenica 21 agosto, invece, a perdere la vita fu Nicola B., 67 anni, pensionato, che si era tuffato in mare per una nuotata rigenerante. La giornata era torrida e l’anziano aveva cercato refrigerio in mare.

 

Il tragico episodio si verificò poco dopo le quattro del pomeriggio all’altezza della spiaggia libera attrezzata Blanco beach di Ostia Ponente, a lungomare Duca degli Abruzzi. Qualche bracciata poi, quando era quasi al largo, Nicola si sentì male. Dalla riva lo videro annaspare ed il bagnino intervenne immediatamente, raggiungendolo in acqua. Purtroppo, però, per lui non ci fu nulla da fare. Portato a riva, risultarono inutili tutti i tentativi per rianimarlo ed anche la corsa dell’ambulanza risultò vana. Ai sanitari, arrivati per trasportarlo al vicino ospedale Grassi, non rimase che constatarne il decesso. Secondo una prima ricostruzione, il 67enne fu colpito da malore entrando in acqua: forse una congestione.