Ostia: nuova protesta di pescatori e diportisti al Canale
Ostia – Nuova protesta ieri mattina al Borghetto dei Pescatori di diportisti e operatori del settore ittico contro l’insabbiamento del canale, unico ingresso al mare per i pescatori che vi hanno la loro fonte di guadagno. La manifestazione è stata organizzata per richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla perdita di posti di lavoro. “Il canale dei Pescatori aspetta di essere dragato da circa otto mesi: ciò sta portando gli operatori alla rovina”, interviene sulla vicenda il capogruppo capitolino e coordinatore romano di Forza Italia, Davide Bordoni: “Una piccola economia che invece meriterebbe di essere aiutata e tutelata. Le istituzioni dove sono? Marino e Zingaretti che cosa hanno fatto fino ad ora? Ritengo vergognoso questo lassismo e questo totale disinteresse: alle famiglie va la nostra solidarietà e pieno appoggio. Presenterò una interrogazione urgente al sindaco per far luce sulla vicenda affinché si attivi presto un piano d’intervento che possa ripristinare la navigabilità del canale”. Ieri l’assessore municipale ai lavori pubblici e al litorale Antonio Caliendo si è recato al Canale dei Pescatori per incontrare quanti stavano manifestando contro l'insabbiamento della foce.
“A fronte di qualche comprensibile e legittimo malumore, è bene chiarire alcuni aspetti della vicenda che qualcuno ancora ignora o finge di non conoscere”, spiega l’assessore. “Come già comunicato in più occasioni nei mesi scorsi, questa amministrazione dal 19 dicembre è praticamente pronta ad avviare i lavori per il dragaggio e la messa in sicurezza dei moli. Si è poi verificata la caduta di massi dal ponticello sul quale passa il lungomare Caio Duilio, che ha portato al provvedimento di interdizione alla navigazione da parte della Capitaneria di Porto e, di fatto, alla sospensione del cantiere. Abbiamo dovuto, quindi, attendere l'intervento dei tecnici incaricati dal Dipartimento Simu di Roma Capitale (unico responsabile in materia), che si è concluso appena quindici giorni fa. Ora l'Arpa Lazio”, prosegue Antonio Caliendo, “sta ripetendo le analisi sulle sabbie del fondale, dato che quelle precedenti sono 'scadute' il 31 dicembre. I prelievi sono stati effettuati la settimana scorsa e auspichiamo che i risultati vengano resi noti nel più breve tempo possibile. Nel frattempo, Roma Capitale ha dato parere positivo ai lavori previsti e al successivo utilizzo della sabbia di risulta per rigenerare la spiaggia di Ostia levante, che risulta fortemente compromessa dall'erosione. Le rimostranze di pescatori e diportisti sono legittime e condivisibili, ma la trasparenza ha bisogno di tempo e questo assessorato ha ampiamente dimostrato di aver fatto tutto quanto era nelle proprie possibilità per accelerare un’opera ritenuta fondamentale per gli operatori ittici del Borghetto e per la sicurezza idraulica dell’entroterra lidense”, conclude.
"Esprimo tutta la mia solidarietà ai pescatori di Ostia per l’impossibilità di svolgere il proprio lavoro a causa del mancato drenaggio del Canale dei Pescatori, atteso da otto mesi. Ho seguito l’iter burocratico per l’impegno dei fondi e proprio nei giorni scorsi ho avuto rassicurazioni dagli Uffici sull’imminente inizio dei lavori. Mi auguro che in futuro la programmazione del drenaggio del canale sia eseguita nei tempi opportuni per prevenire qualsiasi interruzione dell’attività che sostiene 50 famiglie. I lavoratori, peraltro, non usufruiscono di alcun indennizzo per i mancati guadagni legati alla pesca", interviene sulla vicenda Maria Gemma Azuni, consigliere Sel del comune di Roma.
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