Ostia, Sel: “No all’installazione di nuove antenne nel municipio”
Ostia – No all’installazione di nuove antenne di telefonia mobile nel X municipio. Sinistra ecologia e libertà, attraverso i tre Circoli del territorio, esprime “enorme preoccupazione per la pubblicazione sul sito municipale degli “Avvisi” relativi all’impianto di ripetitori in via Giuseppe Genovese Zerbi, via della Cacciuta/via Laces e via Emilio Costanzi”. Il partito, facendo riferimento a quanto ribadito dal consiglio municipale stesso, sottolinea che “la richiesta di autorizzare altre installazioni è assolutamente pericolosa e irricevibile senza un piano di mappatura degli impianti presenti, senza l’individuazione dei Piani territoriali per le installazioni, senza un monitoraggio sulle emissioni degli impianti stessi e senza un’accurata indagine epidemiologica nel territorio, monitorando quali siano le malattie ricorrenti di chi vive in prossimità degli impianti radio e verificando eventuali relazioni vi siano fra patologie e impianti stessi”.
Secondo Denise Lancia, coordinatrice Circolo Sel Litorale romano, Marco Possanzini, coordinato ore Circolo Sel “Casa della Sinistra X Municipio” e Leonardo Ragozzino, coordinatore Circolo Sel “Ostia Levante Ponente”, “la sola pubblicazione di “avvisi” relativi alle installazioni sul sito del Municipio non sembra soddisfi quanto sottoscritto dal Comune di Roma e dai gestori di telefonia nel protocollo del 2004, che prevede non solo l’informazione ma bensì la partecipazione attiva delle comunità di cittadini costituite e riconosciute a livello municipale per la definizione di un piano di localizzazione territoriale degli impianti”. “Ci risulta che l’Assessorato competente di Roma Capitale stia predisponendo i Piani territoriali e chiediamo quindi al municipio, in attesa della individuazione di luoghi idonei, la sospensione in autotutela di ogni nuova installazione”, proseguono gli esponenti politici. Chiedono inoltre al presidente Andrea Tassone di “adoperarsi affinchè gli uffici tecnici competenti non procedano secondo l’istituto del silenzio/assenso ma anzi si attivino per dare agli interessati comunicazione interruttiva del periodo di 90 giorni previsto per questo istituto procedendo a verifiche puntuali dei progetti presentati circa la distanza dai siti sensibili, come ospedali e scuole, individuati dalle norme in vigore, e dalle zone densamente abitate, secondo il principio di precauzione, nonchè alla conformità degli impianti alle autorizzazioni rilasciate sia dal punto di vista edilizio che delle potenze installate”.
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