Ostia - Il conto alla rovescia è cominciato. Pare infatti che il presidente del tribunale ordinario di Roma, Mario Bresciano, abbia deciso che il 13 settembre la sede distaccata di Ostia in via Fabbri Navali chiuderà i battenti, mentre il 1 maggio tuttee le pratiche saranno trasferite presso la sede centrale in via Giulio Cesare. 

Il tutto a distanza di una settimana dall'interrogazione parlamentare presentata dalla senatrice del Movimento 5 Stelle Fabiola Anitori contro la chiusura delle sedi giudiziarie lidensi la Ministro della Giustizia. 

Oggi, presso il Polonatatorio di Ostia, si è tornato a parlare di tribunale con avvocati e penalisti dell'associazione "Colleganza forense. Obiettivo: fare il punto della situazione in seguito alla decisione presa dal dottor Bresciano che potrebbe, a detta dei presenti, dare il via ad episodi di criminalità come è accaduto nell'ultimo periodo ad Acilia e a Ostia Antica visto l'assenza di una sede giudiziaria sul territorio che conferma la presenta dello Stato.

Alla conferenza ha preso parte il giudice del tribunale di Ostia, Pietro Persico che ha così dichiarato: "Presentando l'interrogazione parlamentare si è fatto un passo in avanti, ora non dobbiamo mollare la presa. L'8 maggio ci sarà un ricorso al Tar con richiesta di sospensiva per scongiurare la smobilitazione degli uffici giudiziari". 


Presente anche il giudice di pace Claudio Fiorentino che ha fatto il punto della situazione sul futuro della sede di via Casana.  Sembra infatti che il giudice di pace potrebbe essere mantenuto come ufficio se entro il 29 aprile prossimo il sindaco di Roma Gianni Alemanno facesse comunicazione di mantenere l'ufficio addebitandosi tutte le spese. 


Ora il conto alla rovescia è cominciato: per il tribunale di Ostia e l'ufficio del giudice di pace non resta che attendere le decisioni del Tar e del sindaco capitolino.