Spari al campo rom di Acilia: oggi la visita degli assessori Danese e Sabella
Acilia – I neo assessori capitolini alla legalità e trasparenza Alfonso Sabella e trasparenza e alle politiche sociali e al welfare Francesca Danese, accompagnati dall’assessore municipale ai servizi sociali Emanuela Droghei, hanno visitato questo pomeriggio il campo nomadi di via Enrico Ortolani, ad Acilia, oggetto nella notte tra venerdì 26 e sabato 27 dicembre di un raid a sfondo razzistico. Nel corso del grave atto intimidatorio, messo a segno verso l’una di notte da balordi con il volto mascherato, a bordo di due scooter e di un’Opel, sono stati esplosi nove colpi di pistola ad altezza d’uomo, come hanno potuto verificare sia i carabinieri di Ostia che indagano sull’episodio sia gli assessori che hanno effettuato il sopralluogo. Se i colpi fossero andati a segno avrebbero potuto uccidere qualcuno, bucando le sottili pareti di roulotte e baracche. I fori dei proiettili sono infatti ben visibili, conficcati nei camper e nelle baracche dell’insediamento dove vivono una quarantina di persone tra le quali donne, anziani e bambini. L’assessore Sabella ha dato la propria disponibilità istituzionale in merito alla vicenda: "Cercheremo di capire la situazione di disagio sociale che crea questo campo e come poter aiutare gli abitanti dell'insediamento e della zona perché fenomeni di questo tipo non accadano mai più. Certo sara' difficilissimo, stiamo cominciando a lavorare. Ma qualcosa senza dubbio faremo, qualcosa che possa essere efficace per la comunità rom e per le comunità locali. La sicurezza è la prima cosa e su questo qualcosina proveremo a fare. Sono tantissime le situazioni e purtroppo le forze di polizia hanno dei limiti di organico, orari, mezzi dobbiamo riuscire ad ottemperare tutte le esigenze. In questo momento questa situazione avra' un'attenzione particolare. Sparare così nel mucchio: solo Totò Riina avrebbe potuto fare altrettanto".
"Eravamo circondati", hanno raccontato ancora sotto shock i residenti del campo nel corso della visita degli assessori capitolini e municipale: "c'erano due scooter e tre auto che giravano attorno al campo gridando 'Zingari di merda vi ammazziamo tutti, vi diamo fuoco'". "Poteva essere una strage: i colpi, sparati con una 7,65 e una 40, hanno attraversato le pareti dove c'erano i miei bambini", interviene un uomo: "come facciamo adesso a vivere tranquilli?". I rom hanno paura perché "quelli potrebbero tornare: abbiamo bisogno di protezione".
L’assessore Danese ha preso l’impegno di adoperarsi per soddisfare le richieste avanzate dagli occupanti del campo, autorizzato dal comune di Roma, per dotarlo di servizi igienici adeguati e docce, come chiesto da tempo. "Siamo qui per capire cosa era successo e abbiamo voluto che fosse presente l'assessore municipale alle politiche sociali perché sempre più vogliamo come amministrazione che i protagonisti veri del territorio siano gli assessorati competenti: un lavoro di strategia congiunta. Questi bambini devono tornare a scuola perché se dobbiamo parlare di conciliazione e riconciliazione dei territori certamente questo è importante", ha sottolineato Francesca Danese. L’assessore Droghei ha ringraziato gli assessori Danese e Sabella per “aver colto la drammaticità del momento ed aver fatto sentire la propria presenza: sono soddisfatta che l'assessore Danese abbia sottolineato di dover coinvolgere maggiormente i territori nelle politiche sociali della città".
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