E’ stata una grande avventura umana e solidale quella vissuta in queste settimane estive dai bambini giapponesi e dalle famiglie italiane che li hanno ospitati, grazie al progetto di assistenza dell’associazione Puer, che da anni si occupa di aiutare psicologicamente e non solo i ragazzi che vivono nelle aree colpite da disastri nucleari. Appunto come i bimbi di Fukushima. Al loro arrivo all’aeroporto di Fiumicino c’era grande fermento e emozione, tra le famiglie, i rappresentanti di Puer e quelli delle istituzioni, Sandra Abbondandolo responsabile della comunicazione Puer, Simone Cellitti vicepresidente Puer, Daniele Diaco presidente commissione ambiente del comune di Roma, Silvana Denicolò consigliera regionale e Fabiola Belli del comune di Fiumicino e l’ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio. Abbracci e sorrisi e poi via alla volta delle case delle famiglie. Tantissime gite all’aria aperta per i ragazzi che hanno bisogno di depurarsi fisicamente e psicologicamente dagli effetti dell’incidente nucleare, che purtroppo ha inquinato una vastissima area del Giappone e forse non soltanto. Ora i ragazzi sono ripartiti alla volta del loro paese, ma torneranno ancora grazie a Puer, che con commozione ha commentato:
“Un ringraziamento a tutte le persone che si sono dedicate ai minori. Grazie a chi ha voluto a donare se stesso, a chi ha dovuto inventarsi un modo per creare un tempo aggiunto alla propria quotidianità, per dilatare i momenti e riempire gli occhi dei bambini di miliardi di vivide immagini, suoni e colori di questa estate italiana. Grazie a coloro che non hanno mai smesso di sorridere, a coloro che hanno regalato il profumo del mare a chi non lo aveva mai sentito, che hanno mostrato quanto può perdersi lo sguardo salendo sulle nostre verdi montagne". Inoltre l’associazione Puer ha ringraziato fortemente Aeroporti di Roma per il sostegno e l’organizzazione dedicata all’iniziativa di solidarietà.
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