Vivisezione, Aidaa: ‘Denunciamo i responsabili delle minacce alla ragazza di Padova’
Milano – L’Associazione italiana difesa animali ed ambiente – Aidaa domani presenterà una denuncia alla polizia postale contro chi ha offeso la ragazza di Padova, gravemente malata che si è dichiarata favorevole alla sperimentazione sugli animali, con minacce di morte. E' nostro interesse come animalisti fare emergere la verità ed isolare coloro che sfruttano questa situazione per fini che nulla hanno a che vedere con la salute umana e con la vita degli animali. Vogliamo far emergere la verità e cioè che nessun animalista vero è responsabile delle minacce di morte alla giovane per le proprie dichiarazioni o convinzioni sulla sperimentazione animale. Nessuno ha il diritto di minacciare di morte un altro essere umano per aver espresso liberamente il proprio pensiero o le proprie idee, ma allo stesso tempo tutti abbiamo l'obbligo di lavorare per salvare tutte le vite umane ed animali e quindi promuovere tutte le iniziative che producano la sperimentazione senza animali, che, ricordiamolo, solo in Italia provoca ogni anno la morte di circa 900.000 animali (fonte Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 53 del 5-3-2011). L'indegna vicenda alla quale stiamo assistendo in questi giorni dove una giovane donna è stata insultata da persone non certamente appartenenti al mondo animalista che per sua natura è pacifico ed antifascista nella concezione più ampia del termine va condannata in maniera ferma e indiscutibile. Ma allo stesso tempo va condannato chi attorno a questa vicenda sta montando una indegna campagna contro il diritto di chiedere una legislazione che preveda l'abolizione della sperimentazione animale in campo scientifico. Aidaa come un milione di altri cittadini europei ritiene che la normativa europea sulla sperimentazione animale a fini scientifici sia assolutamente inaccettabile.
Cosi come risulta inaccettabile la bagarre che si è scatenata attorno alle dichiarazioni legittime (anche se da noi non condivise né condivisibili) della giovane malata che ha dichiarato di essere viva grazie alla sperimentazione animale. Prima di additare come responsabili degli insulti rivolti alla ragazza gli esponenti del mondo animalista si facciano indagini approfondite e magari come noi riteniamo si arriverà a scoprire che in realtà gli autori degli insulti sono persone che gravitano attorno ad alcuni gruppi minoritari e isolati del vasto arcipelago animalista o ancora peggio persone che si sono intrufolate in questa discussione al solo scopo di indirizzare il dibattito su una insensata contrapposizione ideologica magari foraggiati da parte di quel mondo scientifico che dall'incremento della sensibilità degli italiani contro la vivisezione vede messi in discussione i milioni di euro che ogni anno vengono usati nella tortura e nella sperimentazione assolutamente inutile di animali nei centri pubblici e privati in Italia dove essa è autorizzata. Noi come Aidaa crediamo fermamente alla ricerca senza animali, e crediamo che sia fondamentale una serie di controlli maggiori e mirati alle centinaia di enti autorizzati a sperimentare sugli animali (di seguito l'elenco: http://aidaa-animaliambiente.blogspot.it/2012/08/elenco-aziende-ed-universita-dove-si.html ), crediamo inoltre che i fondi pubblici per la ricerca debbano essere aumentati ed indirizzati alla sperimentazione alternativa a quella che contempla l'uso di animali. Lo dichiara in un comunicato stampa l’Associazione italiana difesa animali e ambiente.
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