Commozione, raccoglimento e riflessione in occasione dell’evento dedicato alla legalità che si è svolto ieri: oltre 800 studenti delle scuole di Pomezia e Torvajanica, insieme a centinaia di cittadini, alle associazioni del territorio e a un parterre di ospiti istituzionali hanno accolto nel centro della città la teca ‘Quarto Savona Quindici’ che custodisce i resti dell’auto di scorta del giudice Falcone rimasta coinvolta nella strage di Capaci


Pomezia (Rm) - Momenti di commozione, raccoglimento e riflessione dedicati ai valori della Legalità quelli di ieri mattina, a Pomezia: oltre 800 studenti delle scuole medie e superiori di Pomezia e Torvajanica, insieme a centinaia di cittadini, le associazioni del territorio e un parterre di ospiti istituzionali hanno accolto nel centro della città la teca “Quarto Savona Quindici”, un monumento “itinerante” per tutta Italia che custodisce i resti dell'auto di scorta del giudice Giovanni Falcone, colpita dall’esplosione del 23 maggio 1992 durante l’attentato di Capaci nel quale persero la vita il magistrato, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.

 

“Questa teca è un simbolo carico di significato e di valori che è giunto sin qui da noi, nella nostra città – ha sottolineato il Sindaco di Pomezia, Veronica Felici - l’auto sulla quale ogni giorno compivano il loro dovere i 3 poliziotti non si è fermata con l’esplosione di 32 anni fa, ma continua a viaggiare, continua a percorrere km e km per essere testimonianza dei valori della legalità, per rendere onore a chi in nome di essa ha perso la vita. Così come la Quarto Savona Quindici non si è fermata, non ci fermiamo neanche noi come amministratori, istituzioni, rappresentanti del sistema giudiziario, cittadini, ognuno con il proprio ruolo nella società di oggi nella lotta alla criminalità organizzata”.

 

“Dico spesso – ha proseguito il Sindaco - che noi amministratori abbiamo il dovere rendere le nostre città e le nostre comunità migliori, soprattutto per consegnarle migliori alle nuove generazioni, perché possano essere poi da loro vissute, sviluppate e fatte splendere. E ciò avviene non solo cercando di risolvere quotidianamente i problemi della città per renderla più vivibile, ma lo facciamo anche attraverso manifestazioni come quella di oggi; perché possano essere una celebrazione collettiva di valori che noi consegniamo ai nostri figli e che loro avranno il compito di custodire, di farne tesoro e trasmettere a chi verrà dopo di loro” ha concluso.

 

“Essere bravi cittadini e rispettare la legge: è così che si combatte la mafia!”  è stato il messaggio ai ragazzi presenti di Tina Montinaro, moglie di Antonio e presidente dell’Associazione “Quarto Savona Quindici”.

 

Alla giornata è intervenuta anche Wanda Ferro, Sottosegretario di Stato all’Interno che ha rimarcato come eventi come questi nel territorio lascino l’impronta e sottolineino la presenza dello Stato, uno Stato che non si tira indietro contro la mafia in nome della libertà.

 

 “Oggi a Pomezia, insieme, come cittadini, dobbiamo dare il nostro contributo per un’Italia libera dalla mafia. La cultura della legalità è il nostro baluardo contro ogni forma di criminalità” è stato, invece, il messaggio del Senatore Marco Silvestroni.

 


Hanno portato i loro saluti anche il Vicario della Questura di Roma, Dott. Francesco Rattà, il Procuratore di Velletri, Dott. Giancarlo Amato, il Presidente dell’Ordine forense di Velletri, il Dott. Stefano Armati e il Segretario Nazionale dell’Anfp, il Dott. Enzo Marco Letizia.

 

La Città di Pomezia, inoltre, ha voluto dedicare una

 

Inaugurata anche la mostra “I volti della legalità” a cura degli studenti del Liceo Picasso che si potrà visitare anche nella giornata del 25 Aprile, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 20.00