129° anniversario dell’arrivo dei braccianti ravennati ad Ostia Antica
Ostia – Ieri mattina Sandro Lorenzatti, vicepresidente e assessore alla cultura del municipio X, ha rappresentato l’amministrazione alla manifestazione per il 129° anniversario dell’arrivo dei braccianti ravennati ad Ostia Antica, grazie ai quali le terre furono bonificate e liberate dalla malaria. L’assessore ha dato il benvenuto ai rappresentanti del Comune di Ravenna e a tutti i concittadini giunti per l’occasione, molti bambini delle scuole, i Canterini romagnoli, che hanno portato il profumo della Romagna nella nostra città. Un anniversario mai retorico perché indica un legame sempre presente. Dal sacrificio dei Ravennati, organizzati in Cooperativa, rinacque davvero Ostia. “Pane e lavoro” chiedevano, e terra. “Quella terra che abbiamo troppo stesso violentato, sostituendo all’agricoltura la cementificazione, che tanti danni ha provocato e provoca ancora. Oggi, l’insegnamento della storia dei ravennati di Ostia può costituire occasione di riflessione e cambiamento. Nella tremenda crisi che stiamo attraversando, economica ed ambientale, migliaia di giovani chiedono ancora “pane e lavoro” e forse la risposta è ancora nella terra. Le terre pubbliche del nostro Municipio debbono essere assegnate ai giovani che hanno intenzione di lavorarle, di costruire il proprio futuro sul lavoro agricolo e sulle tante occasioni che esso offre, attraverso la produzione di alimenti locali e sani, la ricezione e la ristorazione, il turismo sostenibile. Senza bisogno di cemento. Eccezionale ed insostituibile il lavoro svolto in questi 35 anni dalla Cooperativa Ricerca e Territorio, che con grande competenza ha raccolto e continua a raccogliere tutte le tracce della nostra tradizione, e che ha costruito quel magnifico luogo di incontro e conoscenza che è l’Ecomuseo”, dichiara Sandro Lorenzatti. “Il sostegno al loro lavoro, che è un vero e proprio bene comune, costituirà certamente un obiettivo fondamentale nelle politiche culturali del X Municipio. Vogliamo anche definire in modo formale il gemellaggio con la città di Ravenna, cui ci legano una storia antica e importanti affinità culturali e ambientali. Vogliamo, per il prossimo anno, per il 130° anniversario, costruire un evento speciale, che sia punto centrale di altri eventi sul tema da organizzare nel corso dell’anno. E vogliamo restituire le terre pubbliche all’agricoltura, al lavoro, ai giovani. Sapremo così difenderle, tutelarle, impedendo disastri ambientali e creando lavoro e bellezza”, conclude.
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