3 Dicembre, le scuole di Ostia scendono in piazza
"I fascisti, negli ultimi giorni, hanno provato ad imporre il proprio metodo agli studenti di Ostia, insultando con commenti Facebook chi provasse ad esprimere un’idea democratica, hanno minacciato e usato modalità violente, fasciste appunto. Non può più accadere che una bandiera partitica, a maggior ragione se fascista, sventoli su una scuola o in testa ad un corteo studentesco, specialmente se è posta accanto a quella della Repubblica Italiana. A tutto questo dobbiamo dire BASTA! Il fascismo, infatti, è per sua stessa natura contrario alla democrazia della nostra nazione, ha tolto la libertà di pensiero, di espressione, ha tolto la dignità e la vita a milioni di persone. Per questo nella nostra costituzione viene introdotto il reato di apologia del fascismo, richiamato e definito dalla legge N.645 del 1952. L'antifascismo non è una semplice ideologia, ma un principio fondativo della Repubblica italiana, un segno di rispetto nei confronti del nostro passato, la speranza di un futuro migliore. La bandiera italiana non può essere più associata a quella di chi rimpiange la dittatura. Abbiamo intenzione di rilanciare il valore della democrazia, ascoltando gli studenti, dando voce ad ogni loro problematica, portandola avanti con ogni mezzo a nostra disposizione, in modo concreto ed efficiente. Pensiamo che questa voce debba poter parlare, libera da condizionamenti e da strumentalizzazioni partitiche.
Per questo esprimiamo piena solidarietà ai ragazzi del Toscanelli che, occupando la sede centrale, hanno deciso di dissociarsi da ogni forma di strumentalizzazione, in questo caso da quella fascista. L’operazione del blocco studentesco, di voler collaborare con gli studenti di alcuni istituti di Ostia, è un’inaccettabile mossa Partitica (è un partito qualunque soggetto politico che si presenti alle elezioni), volta ad appropriarsi delle battaglie degli studenti, a mettere il simbolo di un partito davanti alle loro rivendicazioni ma soprattutto a produrre consensi in vista delle imminenti consultazioni elettorali di Roma. Gli studenti hanno il diritto di individuare al proprio interno i propri rappresentanti, di far sentire la propria voce, senza che essa venga etichettata da una bandiera, senza che la loro posizione venga rivendicata da altri per raggiungere scopi differenti che nulla hanno a che vedere con le istanze degli studenti. Il Coordinamento degli Studenti rifiuta l’apposizione di qualsiasi simbolo, di qualsiasi bandiera riferibile a un partito politico.
Vogliamo dar voce a tutti quegli studenti che percepiscono un disagio, legato alla didattica, al rapporto con l’istituzione scolastica o alla fatiscenza delle strutture in cui passano gran parte del loro tempo; a tutti quegli studenti che si sentono ignorati e trascurati nella loro necessità di vivere in una scuola che li ascolti e che lavori e si impegni per il loro futuro. Ma non vogliamo limitarci a dissociarci, vogliamo mettere in campo qualcosa di diverso: in tutte le scuole del territorio che vorranno aderire alla 'Settimana dello studente', durante la quale ognuno di noi potrà dire la sua, potrà dare il suo contributo per costruire insieme il progetto della scuola che vogliamo, della scuola di cui gli studenti hanno bisogno e che richiedono a gran voce da troppo tempo. Facciamo questo per costruire la nostra scuola, con le idee degli studenti, all'altezza dei nostri sogni, ognuno con la propria idea, ma tutti antifascisti.
Facciamo appello a tutta la cittadinanza, di condividere, partecipare e sostenere la nostra manifestazione. #studentiuniti #studentiliberi #voceaglistudenti #controognifascismo Coordinamento degli Studenti Municipio X (rappresentanze di Anco Marzio, Democrito, Enriques, Labriola, Toscanelli, Verne e tutti gli studenti di Faraday e Carlo Urbani che rifiutano le strumentalizzazioni)
'Il fascismo non è un'opinione. È un crimine.' (cit. Giacomo Matteotti assassinato il 10/6/1924 dopo aver denunciato in parlamento le ruberie dei gerarchi fascisti)".
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