Roma - 30 anni di reclusione nei confronti di Patrizio Franceschelli, il 27enne che il 4 febbraio 2012 gettò il figlio di 16 mesi, il piccolo Claudio, dal Ponte Mazzini del fiume Tevere che quasi due mesi dopo, a Fiumicino, ne restituì il corpo senza vita. Lo ha deciso la I Corte d'Assise d'Appello, presieduta da Mario Lucio D'Andria, accogliendo la richiesta del pg Laura Capotorto. Omicidio volontario aggravato dal vincolo della parentela è il reato riconosciutogli dalla corte  Quella mattina, Patrizio Franceschelli si presentò a casa della madre della propria compagna dove si trovava il figlio Claudio. Prese con la forza il piccolo, che era ancora in pigiama, e lo scaraventò da ponte Mazzini. Il corpo del bimbo fu trovato due mesi dopo a Fiumicino.