35° Anniversario dell’uccisione dell’appuntato Francesco Evangelista, trucidato dai Nar
Roma - Ricorre oggi il 35° anniversario dell’uccisione dell’appuntato di pubblica sicurezza Francesco Evangelista, detto Serpico, trucidato dai Nucleo armati rivoluzionari. Per l’occasione, oltre all’ annuale commemorazione all’interno del commissariato Porta Pia, dove il poliziotto prestava servizio, il Comune di Roma gli ha intitolato un giardino. Alla presenza del questore Nicolò D’Angelo, delle autorità civili e militari e dei familiari della vittima, è stata scoperta una targa in suo ricordo, con l’intitolazione del giardino su corso Trieste, dove cadde vittima dei terroristi. La mattina del 28 maggio 1980 Francesco Evangelista era in servizio di vigilanza di fronte al liceo Giulio Cesare con due colleghi del commissariato Porta Pia, all’epoca una scuola ‘difficile’ dove da anni avvenivano scontri tra studenti delle opposte fazioni politiche.
Quel mattino, alle ore 8,10, quattro terroristi dei Nar raggiunsero la scuola. L’obiettivo era quello di disarmare i tre agenti e di schiaffeggiarli per “ridicolizzare la militarizzazione del territorio”. I poliziotti si accorsero della loro presenza e cercarono di reagire, ma i terroristi aprirono il fuoco per primi. Franco Evangelista morì raggiunto da sette colpi, lasciando la moglie e i due figli. I due agenti che erano con lui rimasero feriti gravemente. Francesco Evangelista si era arruolato nella polizia nel 1962 ed aveva prestato servizio al Reparto a cavallo, alla Scuola allievi sottufficiali di Nettuno e alle Volanti. Esperto di arti marziali, aveva effettuato centinaia di arresti. Il capo del commando fu ferito ed arrestato nel 1981 a Padova dopo un conflitto a fuoco. La sua compagna, che partecipò all’assassinio dell’Appuntato Evangelista, venne arrestata nel marzo 1982. Un terzo componente del commando si suicidò nel maggio 1982.
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