Roma - Nella notte si è spento il presidente del Parlamento europeo David Sassoli. Nella giornata di ieri, lunedì 10 gennaio, era stata diffusa la notizia del suo ricovero in Italia per il sopraggiungere di una grave complicanza dovuta ad una disfunzione del sistema immunitario. "Il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli - ha annunciato il suo portavoce Roberto Cuillo - si è spento alle ore 01.15 dell'11 gennaio presso il Cro di Aviano (Pn) dove era ricoverato. Nelle prossime ore verrà comunicata data e luogo delle esequie".

David Sassoli, 65 anni, è stato il secondo presidente italiano del Parlamento europeo dopo Antonio Tajani da quando l'assemblea di Strasburgo viene eletta a suffragio universale. Il suo incarico sarebbe scaduto a giorni: la prossima settimana la riunione plenaria dell'Europarlamento che si riunirà a Strasburgo per eleggere il suo successore.

"L'impegno di Sassoli ha avuto al centro un'idea della politica come servizio per i cittadini. Il suo impegno principale da parlamentare europeo e presidente del Pe, quasi un'ossessione, è stata quello di riavvicinare le istituzioni europee ai cittadini, cioè di costruire un legame, di dare dignità all'istituzione Parlamento europeo", ha ricordato il portavoce Roberto Cuillo. "Sassoli - ha poi aggiunto - era un nativo democratico ed ha cercato sempre di rappresentare questa identità nuova al Paese. Credeva fortemente nell'allargamento del fronte progressista anche su basi nuove politiche, culturali e sociali".

Nato a Firenze il 30 maggio 1956, ha frequentato da giovane l'Agesci, Associazione guide e scout cattolici italiani. Il padre era un parrocchiano di don Milani e lui ha cominciato fin da giovane a lavorare per piccoli giornali e in agenzie di stampa prima di passare a Il Giorno e poi fare il grande salto in Rai. Fiorentino di nascita ma romano di adozione, era diventato un volto noto alle famiglie italiane soprattutto per la sua conduzione del Tg della rete ammiraglia della Rai, di cui è stato anche vicedirettore durante il periodo di Gianni Riotta. Una carriera che si chiuse nel 2009, quando Sassoli decise di dedicarsi alla politica. Candidato come capolista del neonato Partito democratico nella circoscrizione Italia centrale, il presidente del Pe venne eletto la prima volta con oltre 400mila preferenze e, forte di questo successo, diventa subito il capo della delegazione del Pd al Parlamento europeo.

Nel 2013 il tentativo di rientrare in Italia come sindaco di Roma si incaglia nelle primarie del Pd. Candidato in quota franceschiniana, Sassoli si piazza secondo, battendo il futuro presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ma ottenendo la metà dei voti di Ignazio Marino. Dopo un decennio passato fra i banchi di Bruxelles e Strasburgo, Sassoli - giunto alla sua terza legislatura - era uno degli eurodeputati più esperti. Nel 2014-2019 ricoprì la carica di vicepresidente per l'intero mandato, occupandosi soprattutto di trasporti (il cosiddetto terzo pacchetto ferroviario), politica euro-mediterranea e bilancio. Il 3 luglio del 2019 David Sassoli, all'inizio del suo terzo mandato, venne eletto Presidente dell'assemblea. Nel suo discorso di apertura iniziale, Sassoli ribadì l'importanza di agire per contrastare il cambiamento climatico, la necessità di una politica più vicina ai cittadini e ai loro bisogni, soprattutto ai giovani, e l'urgenza di rafforzare la democrazia parlamentare e di promuovere i valori europei.

Durante la situazione eccezionale e senza precedenti causata dalla pandemia di Covid-19, Sassoli si è impegnato affinché il Parlamento europeo rimanesse aperto e continuasse ad essere operativo, introducendo, già nel marzo 2020, dibattiti e votazioni a distanza, primo Parlamento al mondo a farlo.

Sposato e padre di due figli, tifoso della Fiorentina, Sassoli viveva a Roma ma appena possibile si spostava nella casa di Sutri, un paese medievale della Tuscia lungo la via Cassia, una trentina di chilometri a nord della capitale, per coltivare le sue passioni per il giardinaggio e le buone letture. (tgcom24)

Unanime il cordoglio da parte del mondo della politica e del giornalismo.

"Sono profondamente rattristata dalla morte di un grande europeo e italiano. David Sassoli è stato un giornalista appassionato, uno straordinario Presidente del Parlamento europeo e soprattutto un caro amico. I miei pensieri vanno alla sua famiglia. Riposa in pace, caro David", scrive in un tweet in italiano il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

“La morte di David Sassoli è innanzitutto una notizia tristissima e dolorosa per tutti noi. Una comunità che lo ha amato, seguito e sostenuto in questi anni per la sua passione, capacità e dedizione. È una perdita per l’Italia e per l’Europa di un grande Presidente profondamente europeista che in anni difficilissimi ha tenuto alta la bandiera dei valori fondanti dell’unione. Ciao David, non dimenticheremo mai il tuo impegno politico tra le persone, il tuo sorriso e la voglia di cambiare”, commenta su Facebook il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

"La notizia della morte di David Sassoli è un dolore per tutte e tutti noi. Per la comunità democratica, ma per l'Italia intera che lui ha saputo rappresentare nel modo migliore possibile da deputato prima e da presidente del Parlamento europeo fino alla fine". Lo ha dichiarato il sindaco di Fiumicino Esterino Montino. "La presidente della Commissione Ursula von der Leyen - ha aggiunto - l'ha definito "orgoglioso italiano". Aggiungo: orgoglioso europeo ed europeista. E orgoglioso democratico. David Sassoli ha saputo interpretare la politica in modo nobile e alto, tenendo fermi i valori del bene comune, della solidarietà, del rispetto, dell'accoglienza, delle istituzioni. Un punto fermo in Europa a cui tutti noi guardavamo con fiducia e gratitudine". "David - ha concluso il sindaco - lascia un vuoto enorme per l'Italia, per l'Europa e per la buona politica. Ma rimane il suo esempio di sobrietà e, allo stesso tempo, di fermezza dei principi fondanti di una democrazia moderna".

“La notizia della morte di David Sassoli è un brutto colpo. David si è sempre distinto per lealtà, coerenza, competenza e rara umanità. Il suo percorso umano e professionale sono e restano un esempio. Il lavoro che ha svolto al Parlamento europeo per riavvicinare i cittadini all’Europa è stato fondamentale e resta un caposaldo sui cui proseguire l’impegnò di tutti. Addio David, raccogliamo il tuo testimone, proseguendo con determinazione sulla tua strada. Le mie più sentite condoglianze vanno alla famiglia e a tutti i suoi cari”. Lo scrive in una nota il vice presidente della Regione Lazio, Daniele Leodori.


“Oggi è una giornata tristissima per la scomparsa di David Sassoli. Una persona per bene, un politico appassionato che ha fatto del garbo il suo tratto distintivo. Rivolgo ai famigliari le più sentite condoglianze”. Lo dichiara l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato in un messaggio per la morte di David Sassoli.