A Ostia cade un altro albero. Maltempo? Non solo. La denuncia degli ambientalisti
Di Maria Grazia Stella il 18/04/2025
L’alberatura, il cui crollo segue di poche ore quello avvenuto in corso Duca di Genova, si è schiantata sulle auto in sosta in via Punta del Saraceno. Sul posto i vigili del fuoco e gli agenti del X Gruppo Mare
Ostia (Rm) – Ennesimo crollo di un albero a Ostia. Dopo il platano che ieri mattina si è schiantato sulle auto in corso Duca di Genova, nel centro della città, stavolta un’altra alberatura è caduta all’altezza del civico 90 di via Punta del Saraceno, sull’arteria parallela all’Ostiense, al Lido di Levante. Fortunatamente non si sono registrate persone ferite ma, anche in questo caso, l’albero è finito sulle auto.
L’intervento dei vigili del fuoco
E’ accaduto nella tarda serata di ieri, giovedì 17 aprile, a Ostia Levante. Ad intervenire, intorno alle 22, i vigili del fuoco del distaccamento di via Celli. Al loro arrivo i pompieri hanno potuto verificare che l’alberatura si era praticamente ‘distesa’ sulle auto parcheggiate in via Punta del Saraceno. Da verificare eventuali danni riportati dalle vetture.
La denuncia degli ambientalisti
Tra le cause che potrebbero aver provocato la caduta dell’albero, vi potrebbero essere le violente raffiche di vento che per tutta la giornata del 17 aprile hanno sferzato, insieme alla pioggia, la Capitale e il litorale romano. Ma gli ambientalisti ‘non ci stanno’ e imputano anche e soprattutto all’incuria e alla mancanza di manutenzione da parte dell’Amministrazione capitolina lo stato di precarietà e di pericolosità in cui versano le alberature.
E’ di ieri, infatti, la denuncia dell’Associazione Salviamo le Riserve Naturali per il crollo del platano in corso Duca di Genova: “Un albero secco da tempo, perché ucciso dalle capitozzature, cioè dalle potature eccessive, ripetute nel tempo e fuori periodo, affidate a volte a ditte non qualificate e spesso in subappalto. In questo municipio succede spesso che alberature lasciate in piedi morte cadano con il vento o per altri motivi. Questo albero morto da almeno due anni con il forte vento non ha retto più e si è schiantato sulle auto in sosta, fortunatamente senza causare danni a persone, ma in questa stessa via ci sono, da anni, altri alberi morti per la stessa causa”.
La mancanza di cura del verde
“L’incuria del verde cittadino porterebbe a credere che tutti gli alberi siano pericolosi, ma non è così, lo diventano a causa delle potature che infliggono numerose ferite, diventando vulnerabili ad aggressioni di patogeni fungini e parassiti, che marciscono alcune parti rendendoli pericolosi e portandoli alla morte. – spiega Anna Catalani dell’Associazione Salviamo le Riserve Naturali - Non è più pensabile di gestire il verde della Capitale con questi metodi approssimativi, senza programmazione e solo in emergenza, senza un censimento come prevede la normativa, senza sapere quali patologie hanno, senza considerare che effettuare delle potature troppo frequenti, oltre ad ammalare l’albero, crea un danno erariale. A volte – sottolinea Catalani – vengono abbattute alberature sane mentre quelle morte ‘in piedi’ restano sul posto, come ad esempio in via Wolf Ferrari all’Infernetto, dove sono stati tagliati 19 alberi verdi mentre su via di Castel Porziano ci sono decine di alberi morti in piedi potenzialmente soggetti a caduta".
L’attenzione alla manutenzione
“Diventa così d’obbligo – sottolineano all’Associazione - porre attenzione alla manutenzione del verde di Roma e del X Municipio, evitando una gestione delle alberature stradali che verta solamente sulle potature, definite dal Regolamento del Verde art. 33, capitozzature, vietate dallo stesso perché invasive. Si abbattono alberi – continuano - mettendone a dimora pochissimi nuovi senza tener conto di quanto prevede la legge del 2013 e il regolamento del verde che impongono la compensazione”. “Ad oggi, infine, non sarebbero state praticate le terapie fitosanitarie obbligatorie, di contrasto alla Toumayella, come da decreto ministeriale del 3 giugno 2021, e nelle strade molto transitate ci sono tanti alberi di Pinus pinea ‘morti in piedi’, pericolosi per l’incolumità delle persone”.
L’indignazione dei residenti
Preoccupati e indignati i cittadini per questo ennesimo crollo, che avrebbe potuto rivelarsi pericoloso per l’incolumità delle persone. Chiesto, anche sui social, l’intervento dell’Amministrazione per la cura del verde che, ad oggi, lascerebbe a desiderare, come segnalato anche dagli ambientalisti.
Sul posto, alle 20.40, sono intervenuti anche gli agenti del X Gruppo Mare della Polizia locale.
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