L’iniziativa, promossa dal Municipio X, si svolgerà il 29 ottobre al Pontile in piazzale dei Ravennati,dove è stata posizionata una delle tre panchine: le altre due si trovano al Parco XXV Novembre 1884 e nel giardino Paolo Orlando in piazzale di Lido Centro. Fiorucci-Arcamone: “Continuiamo la nostra mission di sensibilizzazione e di inclusione sul territorio”

Ostia - Tre panchine blu per sensibilizzare i cittadini sul tema dell’inclusione e in particolare dell’autismo.

L’iniziativa è del Municipio X che per domenica 29 ottobre ha programmato l’inaugurazione ufficiale alle 11 a piazzale dei Ravennati (Pontile di Ostia) dove è stata posizionata una delle tre panchine. Le altre due si trovano al Parco XXV Novembre 1884 (Pietro Rosa) e nel giardino Paolo Orlando in piazzale di Lido Centro. Su ogni panchina è posta una targhetta riportante un QR code che rimanda a contenuti digitali a cura dell’associazione Il Mago di Oz onlus, della Fondazione Roma Litorale e di IPPSAM Insieme a te onlus uniti per contribuire alla conoscenza dell’autismo.

“Continuiamo la nostra mission di sensibilizzazione e di inclusione sul territorio del X Municipio - dichiara la presidente della Commissione Pari Opportunità, Silvia Fiorucci - Le panchine sono simbolo di comunità e socialità e ci aiutano a ricreare quella dimensione di società solidale che ormai si è un po’ persa nel tempo”.

“Nel percorso che vuole rendere il nostro Municipio sempre più inclusivo, abbiamo accolto molto volentieri il progetto presentato dal Comitato di Quartiere Lido Centro - afferma la Presidente della Commissione Politiche sociali e abitative, Mirella Arcamone - Sensibilità, consapevolezza e reciprocità sono le parole chiave del progetto che mira a creare una comunità più inclusiva e a non lasciare indietro nessuno: la diversità è ricchezza e sta alla comunità riconoscerlo e non penalizzarla. Con il QR code - prosegue Arcamone - attraverso la conoscenza con un approccio immediato, ma scientificamente adeguato, aiutiamo le persone ad ascoltare e ad entrare nel mondo dell’altro”.