A San Giorgio le galline razzolano tra i rifiuti
San Giorgio di Acilia – Tra lo sbalordimento dei passanti sono state viste razzolare una decina di galline accanto ai cassonetti, ad Acilia. I pennuti sono stati immortalati da alcuni cittadini mentre beccavano tranquillamente tra i rifiuti e l’immondizia presenti a terra in prossimità dei bidoni della spazzatura di via Domenico Morelli, al rione San Giorgio di Acilia. Inutile dire che le foto stanno facendo il giro del web, soprattutto dopo le ripetute richieste di intervento per restituire decoro al quartiere e in particolare proprio in via Domenico Morelli, che presenta i marciapiedi in pessime condizioni. Così dopo i maiali che grufolando frugavano tra i rifiuti a Boccea, lo scorso dicembre, adesso ecco i polli.
Martedì scorso Agnese Schiavon, presidente del comitato di quartiere San Giorgio di Acilia, aveva denunciato “la situazione di forte degrado di via Domenico Morelli, una delle principali arterie del quartiere”. “Le amministrazioni, che si sono succedute in passato, ci hanno abbandonato a noi stessi ed ora anche il resto del quartiere è sporco e maltenuto. Chiediamo che la strada venga pulita ad intervalli regolari, che si riasfaltino i marciapiedi che la costeggiano, e che si trovi una soluzione abitativa dignitosa per quei nuclei familiari che sono costretti a vivere all’interno di baracche fatiscenti in un’area prospiciente la strada”, dichiara la presidente Schiavon. “Vogliamo appellarci al presidente Tassone, da sempre sensibile ai problemi del quartiere, ed alla sua giunta affinchè trovino soluzioni immediate, che ci consentano di vivere decorosamente. Chiediamo inoltre che l’Acea si impegni, seriamente, a riparare il guasto alla conduttura idrica della via che sta perdendo acqua copiosamente, causando disagi alla cittadinanza. Non si accampino più scuse, non si facciano più proclami ma si agisca nell’interesse della collettività. Noi – conclude la Schiavon - non meritiamo di essere trattati così e non vogliamo più tollerare inettitudine e lassismo”.
Tags: entroterra