Ostia – “Abbiamo diritto alla riapertura della sezione civile del tribunale di Ostia”. E’ questo quello che hanno gridato e spiegato nei loro interventi gli organizzatori della manifestazione per la riapertura della sede di via dei Fabbri navali, soppressa lo scorso settembre alla luce delle misure prese dall’ex governo tecnico che ha ridisegnato la geografia giudiziaria italiana eliminando 674 uffici in tutto il paese, sabato pomeriggio a piazza Anco Marzio, nel centro di Ostia. Ma forse oggi, con il nuovo esecutivo targato Renzi, e con il nuovo ministro della giustizia, Andrea Orlando, qualche speranza per la riapertura si prospetterebbe. Mentre continua la mobilitazione per la tutela dell’ufficio di pace e per il suo potenziamento. Il locale Comitato, che riunisce gli operatori della giustizia del municipio X e le associazioni, chiede infatti che da un solo magistrato, il giudice Claudio Fiorentino, si torni ai sette iniziali.


Provocatoriamente, inoltre, il Comitato lancia la richiesta per Roma 2, la cittadella della giustizia che dovrebbe sorgere per decongestionare il tribunale romano di piazzale Clodio. I costi per la realizzazione, tuttavia, si prospettano enormi… E dunque, per garantire il diritto alla giustizia a Ostia, quadrante della città dove vivono 300mila persone, è più utile costruire un nuovo presidio o non, invece, riaprire la vecchia sede che funzionava perfettamente? Una sede ‘virtuosa’ che smaltiva procedimenti e pratiche in perfetto orario, per così dire. Tra gli interventi quello di Giulio Notturni, capogruppo della Lista Marchini del municipio X, da tempo in prima linea per il diritto alla giustizia dei cittadini di Ostia.

 

Quanto alla manifestazione di ieri, Marco Lombardi, tra i promotori dell’iniziativa, spiega: “Saremmo stati molti di più se i vigili non avessero imposto la diversa localizzazione del palco dietro i giardinetti invece che al centro della piazza come avevamo richiesto. Da oggi, però, abbiamo un motivo in più per continuare la nostra battaglia: il neo ministro Orlando salverà sicuramente alcune sezioni distaccate soppresse e noi vogliamo che tra queste ci sia Ostia. Sappiamo che Roma 2 non verrà mai ad esistere per le resistenze fortissime del "palazzo" che vedrebbe molto male una seconda procura nel suo cortile di casa e, perché no?, dei nostri colleghi che al 50% hanno gli studi in Prati. Insieme con alcuni colleghi di Roma che non difendono interessi di bottega (oggi abbiamo avuto la graditissima presenza di Paolo Nesta e Massimiliano Cesali) lanciamo l'iniziativa di Roma 2. Presto, anzi prestissimo. E vedrete che per evitarla saranno ben disposti a riaprire la sede distaccata di Ostia”, prosegue.

 

L’avvocato Lombardi informa che “il lavoro dei prossimi mesi sarà quello di unire per questo obiettivo più soggetti possibili, dagli imprenditori locali ai politici agli avvocati storici di Ostia. Se così sarà ce la possiamo fare! Ora dobbiamo fare un salto di qualità: chiederò a Paolo Nesta e a Massimiliano Casali se sono interessati a partecipare ed organizzare un convegno al polo natatorio dal titolo "Roma 2 o sezione distaccata per Ostia?" con crediti formativi. Invitiamo tutti, il presidente del tribunale persino il ministro, oltre a imprenditori e politici. Una data non troppo lontana potrebbe essere venerdì 21 marzo. Tra gli organizzatori mettiamo più associazioni forensi possibili e finalmente uniamoci per un obiettivo comune. Per il giudice di pace invece continuiamo a fare pressioni sull’ assessore e vice-sindaco Luigi Nieri”, conclude dando appuntamento a mercoledì 26 febbraio, ore 16, nella sala del consiglio municipale in piazza della Stazione Vecchia, a Ostia.