ABUSIVISMO EDILIZIO, CIOCCHETTI: “NUOVE REGOLE PER RISOLVERE SITUAZIONE CRITICA”
(Roma, 16 dicembre 2010). Testo unico per il governo del territorio, piano territoriale e paesaggistico generale regionale (PTRG), un nuovo ‘Piano casa’, Commissioni per la qualità urbanistica delle trasformazioni del territorio e delle città, il primo sistema informativo telematico dell’abusivismo per tutti i comuni del Lazio, misure ed interventi per prevenire il fenomeno dell’abusivismo. Sono queste le sei priorità indicate oggi dal vice presidente della Regione Lazio e assessore all’Urbanistica, Luciano Ciocchetti, da assumere per contrastare il fenomeno dell’abusivismo che negli ultimi anni ha assunto dimensioni critiche. Per Ciocchetti, che oggi ha presentato la prima relazione sullo stato dell’abusivismo nella regione: “La relazione sull’abusivismo nel Lazio rileva in alcune aree una situazione preoccupante, a tutto danno della qualità della vita dei cittadini. Lo sviluppo dell’edilizia sostenibile, la tutela dei beni ambientali, culturali e paesaggistici, la riqualificazione dei territori degradati sono fattori di competitività per lo sviluppo della nostra Regione, mentre il degrado e la produzione illeggittima influiscono in modo determinante sulla coesione sociale e sulla fragilità del nostro territorio: per questo è necessario correre ai ripari con regole urbanistiche chiare, semplici ed efficaci”. Per Ciocchetti: “L’abusivismo va represso lavorando sull’informazione e sul senso civico dei cittadini. Non è possibile quindi pensare di risolvere il problema solo in termini di repressione ex-post: è necessario attrezzarsi con strumenti innovativi e un sistema normativo adeguato per prevenire e impostare una politica di recupero, a partire dalle aree periferiche degradate. In aree fragili come quelle delle coste laziali – una delle aree più interessate dal fenomeno - saranno sviluppati interventi di riqualificazione anche per incentivare un turismo di qualità. Nel Lazio dal 2004 al 2009 sono stati rilevati in totale 41mila abusi di cui circa il 36% nel comune di Roma e il 22% nei Comuni del Litorale. È in queste due zone che si concentrano popolazione, famiglie e nuova produzione edilizia: il Comune di Roma comprende circa il 30% della nuova produzione edilizia regionale (2004-2008) e il 48% della popolazione; i Comuni del Litorale comprendono il quasi 25% della nuova produzione e il 13% della popolazione. Gli abusi rilevati nell'intero territorio regionale nel 2009 sono pari a 6.200, nella Capitale si totalizza oltre il 16 % del totale delle illegalità nella regione, che nella maggior parte dei casi si esprimono attraverso interventi di nuova costruzione, ampliamenti di fabbricati esistenti, nuovi gazebo, tettoie e pensiline.