Acilia: alla Biblioteca Onofri la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne
Acilia - Anche il X Municipio di Roma Capitale ha celebrato, martedì 25 novembre, la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. L’Assessorato al welfare e alla salute e la Commissione delle elette hanno organizzato un evento di sensibilizzazione alla Biblioteca Sandro Onofri, in via Umberto Lilloni ad Acilia. L’attrice Elena Baroglioha letto brani tratti dal libro “Ferite a morte” di Serena Dandini; l’attrice Rita Gianini si è esibita in “Odiavo i crisantemi”, tratto dal format informativo/formativo e performativo ideato e scritto da Betta Cianchini.
“I dati sul femminicidio, resi noti dal rapporto Eures diffuso il 19 novembre, ci parlano di un fenomeno in aumento – ha detto l’assessore al welfare e alla salute del X Municipio di Roma Capitale Emanuela Droghei -. Il 2014 è stato un anno nero, con la più alta percentuale di donne vittime di violenza soprattutto nel Lazio e a Roma. Anche il nostro Municipio ha registrato, purtroppo, tre casi gravi. Per questo è necessario continuare a promuovere una sensibilizzazione culturale e sociale che possa contare sulla collaborazione tra istituzioni, associazioni e cittadini per arrivare ad un vero cambiamento nella percezione della violenza di genere. Sul territorio abbiamo iniziato un percorso dedicato, attraverso il Consiglio delle bambine e dei bambini e con azioni specifiche nelle scuole superiori, con l'aiuto dell'associazione Punto D. La Regione Lazio sta facendo un grosso passo in avanti, strutturando un piano di contrasto alla violenza. Auspico – ha concluso l’assessore al welfare e alla salute del X Municipio di Roma Capitale Emanuela Droghei – che anche Roma Capitale ci affianchi concretamente nello sforzo di creare un progetto di assistenza integrato per le donne del quadrante ovest della città”. “Con questa iniziativa – ha affermato la presidente della commissione delle elette del X Municipio di Roma Capitale Monica Schneider – vogliamo dare voce ad Alessandra, Michela, Chiara e a tutte quelle donne che a causa della violenza subita non possono più parlare. Le loro storie sono spunto per la riflessione e il dibattito sulla violenza contro le donne e su cosa possiamo e dobbiamo fare per sconfiggerla, sia istituzionalmente che culturalmente. La violenza sulle donne può essere sconfitta e il primo passo per farlo è parlarne, non solo il 25 novembre, ma tutti i giorni dell'anno”.
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