Acilia – Panico questa notte al seggio della scuola Leonori di via Achille Funi di Acilia quando durante le operazioni di scrutinio in occasione delle elezioni per il rinnovo del consiglio municipale e comunale all’interno di una scheda elettorale è stata ritrovata una bustina contenente una strana ‘polvere’ con su scritto ‘antrace’. L’antrace, chiamata anche carbonchio, è un’infezione acuta causata dal batterio Bacillus anthracis. Generalmente si manifesta come una malattia endemica che colpisce animali selvatici o domestici come pecore, bovini, cavalli, capre e maiali ma può anche svilupparsi nell'uomo per esposizione ad animali infetti o inalazione di spore mortali Se l’uomo contrae l’infezione, i cui sintomi sono quelli di una comune influenza (febbre, tosse e affaticamento) nell'arco di tre, quattro giorni degenerano verso un quadro clinico molto più grave, con difficoltà respiratorie, stato di shock e perdita di conoscenza.


Se non curata, l'infezione di antrace porta alla morte in circa sette, dieci giorni, con una letalità del 20%, che cresce notevolmente nelle varianti polmonare e intestinale. Insomma, visto l’enorme rischio che si correva il presidente del seggio ha immediatamente interrotto lo spoglio delle schede e allertato i carabinieri che presidiavano la sezione. Sul posto è arrivata la squadra speciale dei vigili del fuoco, deputati ad intervenire in situazioni in cui è presente il rischio di contaminazione chimica, che ha provveduto a mettere in sicurezza la busta, che è stata sigillata e sistemata in un apposito contenitore. Tutto il materiale è stato inviato ad un centro apposito dove sarà analizzata e sterilizzata.


Dopo la messa in sicurezza, con l’allarme rientrato, le operazioni sono riprese. Con un notevolissimo ritardo. Probabile sia stato il gesto di un elettore ‘burlone’. O forse, più che in vena di scherzi, di un cittadino esasperato da una politica sempre più lontana dalla gente e dai suoi bisogni, come ha dimostrato la bassissima affluenza alle urne. E dunque via con la ‘protesta’. Anche se a farne le spese sono stati gli scrutatori, che dopo l’’incidente’ capitato verso la mezzanotte hanno finito verso le quattro del mattino.


Nel municipio X, infatti, come del resto nella Capitale, si sono registrate scarse presenze alle urne. Tra i grandi assenti i giovani, in particolare le persone tra i venti e i quarant’anni d’età tanto che Roma è stata ribattezzata la ‘Capitale dell’astensionismo’. Hanno votato le persone dai quarant’anni in su, compresi gli anziani, in difficoltà con la maxi-scheda azzurra da un metro e venti centimetri. Una scheda che tuttavia ha creato disagi a tutti, anche agli scrutatori che hanno avuto non pochi problemi da un punto di vista pratico per interpretarla visto la presenza del voto disgiunto, dell’abbinamento uomo-donna nelle preferenze, della presenza delle tante liste a sostegno delle diverse coalizioni a supporto dei candidati presidenti e sindaci. Morale? Una grande confusione!


Alcuni elettori che hanno voluto cimentarsi nel voto disgiunto hanno avuto la scheda annullata in quanto hanno poi barrato, per fare un esempio, due candidati sindaci. Molti cittadini hanno chiesto spiegazioni sulle modalità di voto: come barrare correttamente, come evitare di incorrere in errore ed altro. Per gli scrutatori questa tornata elettorale si è trasformata in un vero e proprio tour de force a causa di tutti questi motivi. La ‘quattro giorni’ è iniziata sabato 25 maggio alle 16 con la preparazione dei seggi. Quindi domenica 26 l’apertura dalle 8 fino alle 22 e lunedì 27 maggio dalle 7 alle 15, quando sono iniziati gli scrutini. E via ad oltranza fino anche alle 5 del mattino e poi la consegna delle schede all’Eur, da dove poi saranno smistate. In questa maratona ‘compagni di avventura’ polizia, carabinieri e guardia di finanza, impegnati a presidiare i seggi. E adesso, alla luce dei risultati che hanno visto la coalizione di centrodestra e centrosinistra scontrarsi direttamente, con il crollo annunciato dei grillini, si andrà al ballottaggio domenica 9 e lunedì 10 giugno. Visto il grande assenteismo di queste amministrative, che previsioni? Andranno alle urne gli aventi diritto? Domenica scorsa, data la scarsa affluenza, in un primo momento qui nel municipio X si è pensato che ad incidere fosse stata l’inaspettata giornata di sole che ha richiamato le persone in spiaggia dopo un sabato decisamente freddo. O forse il derby Roma-Lazio per la Coppa Italia. O, ancora, il Gran Premio.


Ma dalle testimonianze che Ostiatv ha raccolto direttamente dalle persone che si sono recate a votare ad Ostia e nell'hinterland emerge una grande disaffezione e sfiducia nella politica. “Questa è l’ultima volta che vengo a votare”, ha detto un signore di 83 anni: “mi hanno stufato, sono tutti uguali!”. “La debbono piantare: adesso si sono inventati il ‘voto disgiunto’. Altro che coerenza! Un modo per 'apparentarsi' e non mollare la poltrona”, rincara un imprenditore di 50 anni. “Sono venuta a votare: ma forse sarebbe stato meglio se fossi andata al mare”, ha affermato una bella signora sulla quarantina. Probabilissimo che se tra due settimane il tempo sarà bello come è normale che sia a giugno i seggi saranno disertati. Un dato su cui i politici di tutti gli schieramenti dovrebbero riflettere.