Gasparini, Verdi: “Può un tenero bacio scatenare l’omofobia?”
Ostia – Come riportato oggi sugli organi di stampa, veniamo a conoscenza di un grave episodio che ha destato tutta la nostra incredulità. Oltre che la nostra condanna. Protagoniste due giovani donne che, sorprese a scambiarsi un bacio la sera del 19 dicembre davanti alla stazione della Roma-Lido di Acilia, sarebbero malamente state apostrofate da un carabiniere in servizio. Il militare, avrebbe intimato loro di spostarsi, insultandole per essersi scambiate un bacio saffico in pubblico nonostante si trovasse dietro ai tornelli ad una distanza di circa centro metri. “E’ uno schifo e una vergogna”, in quanto “due femmine certe cose è meglio che le vanno a fare di nascosto”, avrebbe detto l’uomo. E le sue dichiarazioni offensive sono poi state riferite da Imma Battaglia, presidente Di'Gay Project, cui la coppia ha denunciato l’episodio.
A commentare l’accaduto è Andrea Gasparini, portavoce dei Verdi del municipio XIII.
“Se fossero stati un ‘Marco ed una Barbara’ qualunque non sarebbe successo niente”, sottolinea l’esponente politico. “Ed è davvero incredibile che un gesto d’amore, scambiato proprio durante una festa d’amore come il natale, abbia queste conseguenze. Infatti, a quanto si apprende, il carabiniere, alla richiesta di una delle due ragazze di motivare il suo comportamento, avrebbe reagito chiedendo loro i documenti e trattenendole per una ventina di minuti, minacciando anche di denunciarle per atti osceni in luogo pubblico”.
“Una delle due giovani, come ha poi precisato Imma Battaglia, si è rivolta alla caserma di Acilia, che però era chiusa. Al citofono le avrebbero detto che non erano tenuti a comunicarle le generalità del carabiniere in servizio. Gli avvocati di DgP hanno consigliato alla ragazza di sporgere denuncia presso la caserma di polizia di un’altra zona, cosa che ha fatto ieri sera”.
“Trovo sia tempo di mettere per una volta fine a queste forme che, come giustamente Imma Battaglia sostiene, sono lesive della dignità e della libertà delle persone perché non solo offendono i gay e le donne ma tutti i cittadini. Inoltre”, conclude Andrea Gasparini, “l’omofobia di una sola persona, poliziotto o carabiniere non importa, rischia di portare discredito sulle migliaia di operatori che ogni giorno sono impegnati a garantire la sicurezza dei cittadini. Mi auguro che non si scambino l’amore e la libertà con la violenza, la volgarità e l’impudicizia. Quelle vere”.
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