Acilia – Sono ormai mesi che i cittadini di Acilia segnalano all’amministrazione municipale il degrado in cui versa il quartiere. Lo scorso febbraio il comitato di quartiere Terrazze del Presidente ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica in tema di sicurezza stradale e dei pedoni dal momento che mancano i passaggi pedonali e quelli presenti sono ormai sbiaditi da anni. Assenti sia i marciapiedi che la segnaletica orizzontale,  verticale  e l’illuminazione pubblica nel tratto via Menzio-via Usellini. Il comitato TdP ha inoltre inviato un nuovo esposto-denuncia il 5 aprile per lo smottamento presenta al passo carraio nei pressi del comprensorio. Per quanto riguarda le buche, che continuerebbero a riaprirsi “dopo una subdola riparazione da parte delle società subappaltatrici, su servizio  a chiamata, verrebbero meno i criteri per una riparazione risolutiva”, afferma Antonio Crisci, vice-presidente del comitato. Secondo l’esponente del direttivo, infatti, per risolvere definitivamente il problema, occorrerebbe rifare il manto stradale con interventi mirati che comprendano drenaggio e canali di scolo, pozzetti raccogli acque, che su tutto il tratto di via di Acilia al momento si possono contare sulle dita di una mano.


“Ma tanto è un servizio pagato da noi cittadini con le tasse. Ed è ‘a chiamata’”, sottolinea Antonio Crisci. “Ovviamente più chiamate, più soldi incassa la ditta appaltatrice, subappaltatrice e Roma Servizi...”, osserva. “Questo paese non cambierà fintanto che ci sarà gente che se ne approfitta”, denuncia esasperato il vicepresidente. “Ci sono casi di automobilisti che hanno danneggiato la propria auto, spaccando letteralmente pneumatici e cerchi, ma se provi a telefonare denunciando la cosa, capita che rispondano ‘Faccia la denuncia poi si vedrà’. Nella migliore delle ipotesi dicono ‘Saremo lì sul posto a breve’, ma a volte l’attesa si prolunga anche per mezza giornata! Sappiamo tutti che con questo iter burocratico i tempi sono biblici. E se ci riesci, ovviamente affiancato da un avvocato, quindi con ulteriore esborso di denaro, il Comune ti risarcisce dopo anni”, prosegue amaro. E la situazione, purtroppo, non cambia.


“La nostra vita è costantemente a rischio per negligenza e menefreghismo delle autorità competenti e per l'incapacità del X Municipio, ex XIII, di gestire la cosa comune nell'ordinaria amministrazione, eppure è un'arteria che interessa circa 60.000 cittadini, tra Acilia-Axa-Malafede”, conclude Crisci. “Anche l’altro giorno, per l'ennesima volta in sei mesi, ho telefonato ai vigili urbani di Ostia, servizio segnalazione buche, che è diventata una "barzelletta". Nonostante il nostro esposto alla procura di Roma siamo punto e a capo; anche l'esposto diventa carta straccia, parole al vento. Chiedo, a cosa serve allora scrivere, denunciare se neanche un'autorità come la Procura non smuove una virgola o quanto meno non apre un' indagine per tentato pericolo dei cittadini? La sopportazione è finita ormai da tempo. L'interlocutore di oggi mi confida che non c’è neanche il contratto con le subappaltatrici, in quanto è scaduto da mesi, lavorando "quasi" gratis e bisogna pure ringraziarli.  Questa è Roma, questo è il X Municipio!”, conclude.