Casalbernocchi – E’ stata probabilmente un’overdose ad uccidere M.A., 39 anni, originario di Vignanello, nel viterbese. L’uomo, tossicodipendente e già noto alle forze dell’ordine, sembra sia arrivato ormai privo di vita al nucleo di primo soccorso di Casalbernocchi, nell’hinterland lidense, a bordo di una vecchia Fiat Bravo di colore grigio, guidata dalla compagna, anch’essa tossicodipendente e con qualche precedente alle spalle. Ora del decesso le 15.30 circa
Per il 39enne, inutili i tentativi di soccorso dei sanitari.

Fatale, ipotizzano gli inquirenti, la dose di eroina che M.A. si era iniettato. La siringa è già stata posta sotto sequestro. L’uomo, poco prima, si era recato insieme alla compagna a fare “rifornimento” di droga presso l’abitazione di un pregiudicato di 44 anni, originario di Avellino, in via Della Lesca, in zona Monti di San Paolo, ad Acilia. I due, dopo aver acquistato la “roba”, si erano appartati in macchina per consumare il terribile “rito” lontani da occhi indiscreti.

Ma per M.A. erano subito sorte delle complicazioni. Si era sentito male e la donna, comprensibilmente spaventata, l’aveva accompagnato nel vicino presidio di Casalbernocchi. Qui i medici, dopo averne constatato la morte, avevano tempestivamente informato i carabinieri della stazione di Vitinia e quelli del nucleo operativo della compagnia di Ostia.

Le indagini sono scattate immediatamente. Gli investigatori hanno avviato una mirata attività investigativa antidroga partendo dal sospetto che a causare il decesso sia stata un’overdose di eroina, che gli sarebbe stata venduta dal pusher  da cui si era rifornito.

 A tempo record i militari sono così risaliti all’abitazione dello spacciatore. Dopo un prolungato servizio di osservazione, stanotte è scatto il blitz all’interno dell’appartamento. Il pregiudicato è stato “beccato” in flagranza nell’atto di cedere una dose di eroina ad un cliente. La successiva perquisizione domiciliare ha permesso il ritrovamento ed il sequestro di una decina di grammi tra eroina ed hashish, nonché di alcune sostanze da taglio e di tutto il necessario per il confezionamento degli stupefacenti.

La droga sarà sottoposte ad analisi chimiche approfondite poiché il 44enne è gravemente indiziato della morte del tossicodipendente, qualora l’esame autoptico ne dovesse confermare il decesso per overdose. Nel frattempo il cadavere del 39enne è stato trasferito al policlinico di Tor Vergata in attesa dell’autopsia che stabilirà le esatte cause della sua morte. Il pusher, arrestato con l’accusa di detenzione ai fini dello spaccio, è anche stato denunciato per il reato di morte come conseguenza di altro delitto.