Acilia – Al via sabato 14 settembre, a partire dalle ore 18, la grande festa ‘Occupy Capelvenere’, l’iniziativa organizzata dal collettivo ‘Acilia Zuppa popolare’ a piazza Capelvenere, ad Acilia, diventata ormai da anni il simbolo del degrado nel quale versa il quartiere e, in generale, gran parte del municipio X. Piazza Capelvenere, realizzata in epoca abbastanza recente e nata all’interno del progetto “Cento Piazze”, avrebbe dovuto rappresentare il simbolo della riqualificazione del territorio, ma è invece stata completamente abbandonata e lasciata all’ incuria dalle istituzioni.

Nella fontana della piazza, infatti, da anni manca l’acqua. E’ inoltre completamente assente la cura dei pochi spazi verdi presenti, aiuole e fioriere, e negli ultimi tempi scarseggia anche l’illuminazione, a discapito della sicurezza dei cittadini e dei pochi commercianti. “La maggior parte dei negozi presenti sono chiusi e non vi è alcun tipo di trasparenza in merito all’assegnazione o alla mancata assegnazione degli stessi”, spiega Manuela Cordova del collettivo. “I luoghi che dovrebbero accogliere le associazioni del territorio sono anch’essi sfitti o comunque assegnati con criteri poco noti. E’ evidente”, prosegue, “a questo punto, che i cittadini tutti sono stati privati, defraudati di un luogo che appartiene loro, a noi. Siamo, insomma, tutti stati privati di uno spazio comune”. In risposta a questo degrado e a questa situazione è nata “Acilia Zuppa Popolare”, formata da lavoratori, studenti, disoccupati, migranti, anziani e bambini. Sono un gruppo di persone che hanno deciso di ‘resistere’ all’indifferenza dicendo basta all’abbandono e alla sporcizia, costringendo le istituzioni a farsi carico di un problema che loro stesse hanno creato. In breve, la parola d’ordine è ‘Liberare Capelvenere’. Dal mese di luglio tutti gli ‘ingredienti’ della ‘Zuppa’ si sono riuniti ogni settimana per far rivivere la piazza,  incontrandosi in assemblee pubbliche, risistemando le aiuole e giocando a street soccer.

“Non vogliamo però che questo sia il progetto di pochi “sognatori” spinti da ideali eterei. Siamo convinti, infatti, che ad un momento di crisi si possa rispondere partendo dalla riappropriazione del territorio e per questo vogliamo trasformare i numerosissimi spazi vuoti di Capelvenere in una scuola popolare per il sostegno scolastico degli studenti e l’insegnamento dell’italiano agli stranieri; sostegno e promozione di laboratori di arti e mestieri; spazi comuni e di aggregazione”, spiega ancora Manuela Cordova. Sabato 14 settembre, dalle ore 18 alle ore 24, avrà luogo una grande festa sia per far rivivere questo luogo, ma soprattutto per raccogliere le idee dei cittadini e degli abitanti del quartiere che vorranno unirsi a noi, proponendo un progetto o semplicemente dicendo “cosa gli piacerebbe ci fosse” nella piazza. “Non abbandoneremo il nostro sogno e continueremo a gridare e a batterci fino a quando non verremo ascoltati, denunciando per via ufficiale e non  tutti le mancanze delle istituzioni nei confronti di questo luogo. Il nostro appello? Abbiamo bisogno del sostegno di tutti! Vi aspettiamo per ‘Piazza Capelvenere Spazio Comune!’.