Acilia – A distanza di dieci dalla festa che si è svolta a piazza Capelvenere, ad Acilia, l’associazione ‘Acilia zuppa popolare’ traccia un bilancio assolutamente positivo. E ringrazia tutte le associazioni che lo scorso 14 settembre hanno animato la piazza, che attualmente è abbandonata, isolata e triste… “Adesso è tornata a vivere”, dichiara in una nota l’associazione. Durante la festa i volontari hanno raccolte idee e suggerimenti. E’ stato anche e soprattutto un momento di confronto che ha permesso di scoprire che il barattolo della “zuppa” si sta riempiendo di proposte, persone e colori differenti. A portare un contributo importante le insegnanti che hanno portato in piazza un laboratorio su Pasolini. E poi MalaMurga, la Caracca e il Drum Circle per la musica, gli Astratti Impro, le Tarantole, la Palestra Popolare Lidense e i giocolieri e animatori per bambini che, non avendo percepito alcun compenso o rimborso per la loro partecipazione, sono stati mossi esclusivamente dalla generosità e dalla voglia di far rivivere uno spazio che appartiene a tutti i cittadini.

“Riuscire ad organizzare tutto questo partendo solo dalla voglia di fare, privi di risorse economiche, ed aver trovato tanto sostegno e tante risposte positive rappresenta un incredibile successo, che per noi è solo l’inizio di un percorso”, spiegano alla ‘Zuppa’: “in questi giorni “Acilia Zuppa Popolare” è comparsa sul nostro territorio come una realtà nuova ed autonoma impegnata nel denunciare le carenze dell’amministrazione pubblica nel quartiere e fare nuove proposte per la coesione sociale”. Ne fanno parte lavoratori, studenti, disoccupati, migranti, anziani e bambini “convinti che ad un momento di crisi si possa rispondere partendo dalla riappropriazione del territorio”. Come? Tra le realtà, una scuola popolare, per il sostegno scolastico degli studenti e l’insegnamento dell’italiano agli stranieri (le lezioni sono già iniziate in piazza);  il sostegno e la promozione di laboratori di arti e mestieri; spazi comuni e di aggregazione. “Per realizzare tutto questo è necessario esigere trasparenza nell’assegnazione dei locali municipali,  potenzialmente accessibili alla cittadinanza, far sì che le norme ed i criteri che ne regolano la gestione siano accessibili a tutti”, proseguono: “ogni persona interessata è invitata a partecipare alle nostre iniziative, a prendere parte, come dice il nome che abbiamo scelto, ad una “zuppa” , fatta di ingredienti diversi, che però concorrono ad un unico obiettivo finale: ‘piazza Capelvenere spazio comune’. Tutti i mercoledì alle 18:30.

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