Acilia, in 14mila votano e scelgono il Parco della Madonnetta come Luogo del Cuore del Fai
Di Maria Grazia Stella il 14/04/2025
Associazione ‘Salviamo il Parco della Madonnetta’: “I 21 ettari dell’area devono tornare a essere un paradiso e ribadiamo ferma opposizione a ogni ipotesi di progetto che preveda la privatizzazione”. IL Comune di Roma annuncia un nuovo Bando per ‘attrarre investitori finanziari’”
Acilia (Rm) – “14.000 volte grazie alle quattordicimila persone che hanno votato e scelto il Parco della Madonnetta come Luogo del Cuore del Fondo Ambiente Italiano.
Quattordicimila ‘no’ a ogni scellerato progetto che preveda di sottrarre il Parco all'uso pubblico”.
Queste le dichiarazioni dell’Associazione ‘Salviamo il Parco della Madonnetta’ che nei giorni scorsi, attraverso un Comitato al quale hanno aderito numerose realtà di Acilia e del X Municipio, oltre alla conduttrice televisiva e divulgatrice ambientalista Licia Colò, dopo la petizione lanciata per votare il Parco della Madonnetta, attualmente nel degrado e nell’abbandono, come Luogo del Cuore del Fai ottenendo così dei preziosi riconoscimenti per il suo pieno recupero.
“I 21 ettari del Parco della Madonnetta devono tornare a essere un paradiso”
“I 21 ettari del Parco della Madonnetta devono tornare a essere un paradiso. Nel suo spazio c'erano campi da tennis, piscina, centro sportivo attrezzato per disabili e numerose attività sociali: dopo dieci anni di abbandono totale da parte di Roma Capitale, l'assessore al Patrimonio del Comune di Roma annuncia un nuovo Bando per ‘attrarre investitori finanziari’” informa l’Associazione ‘Salviamo il Parco della Madonnetta’.
Per questa ragione l’Associazione “ribadisce la ferma opposizione a ogni ipotesi di progetto che preveda:
a) Aumento di cubatura
b) cambio di destinazione d’uso
c) ‘spezzatino del parco’
Le richieste al comune di Roma
L'Associazione prosegue "visto il fallimento del precedente Bando, perché economicamente insostenibile, chiede innanzitutto la demolizione degli edifici oramai ammalorati, pericolanti e irrecuperabili a spese dell'Amministrazione le cui macerie dovranno essere rimosse e smaltite dal Comune di Roma. Ogni progetto contenuto nel Bando previsto per l'estate 2025 dovrà sempre e comunque mantenere lo spirito della destinazione pubblica dell'area: ‘no alla privatizzazione del parco!’” conclude.
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