I carabinieri della Compagnia di Ostia hanno arrestato un romano, già noto alle forze dell’ordine, accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e anche di quello di detenzione di arma clandestina

Acilia (Rm) – Giro di vite contro lo spaccio. Nelle ultime ore, i carabinieri della Compagnia di Ostia hanno arrestato un romano di 36 anni, già noto alle forze dell’ordine, accusato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e anche di quello di detenzione di arma clandestina.

L’arresto dei carabinieri ad Acilia 


L’arresto è stato effettuato nel corso di un controllo alla circolazione stradale. In particolare, i militari della Stazione di via di Saponara nel corso del controllo di un’auto sospetta con a bordo il 36enne, dopo la perquisizione personale e veicolare hanno rinvenuto dapprima 7 dosi di cocaina e successivamente altri 20 grammi della stessa sostanza nascosti negli abiti da lui indossati. 

La perquisizione domiciliare: la cocaina e la pistola 


Gli uomini dell’Arma, insospettiti dal quantitativo di sostanza rinvenuta, e dopo aver scoperto l’esistenza del domicilio utilizzato dall’uomo, che inizialmente aveva sviato i controlli dichiarandone un altro, hanno raggiunto l’abitazione e hanno quindi effettuato una perquisizione rinvenendo ulteriori 100 g di cocaina, di cui 44 suddivisi in 74 dosi, ma anche una pistola, cal. 6,35, con matricola abrasa e relativo munizionamento, con ben 52 colpi

La convalida dell’arresto 


Sempre nel corso della perquisizione, i carabinieri hanno rinvenuto diverso materiale utile a confezionare e pesare lo stupefacente, appunti scritti a mano, che dimostrano l’attività di spaccio, e una notevole somma di denaro in contante. Tutto materiale è stato sequestrato e il 36enne, al termine delle formalità di rito è stato arrestato e condotto presso la propria abitazione agli arresti domiciliari. Al termine dell’udienza di convalida, è stato condotto presso il carcere su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Roma.


Si precisa che, considerato lo stato del procedimento – indagini preliminari – l’indagato deve considerarsi innocente fino a eventuale sentenza definitiva.