Acilia - I colpi di arma da fuoco esplosi la notte di Santo Stefano contro le baracche e le roulotte del campo nomadi di Acilia potevano uccidere. I fori di proiettile sono infatti stati sparati ad altezza d’uomo. Il Circolo Sel “Casa della Sinistra X Municipio”, nel “condannare nel modo più fermo e risoluto quanto accaduto all’insediamento di via Ortolani, chiede alle autorità competenti di indagare e assicurare rapidamente alla giustizia sia i mandanti del raid sia chi ha premuto intenzionalmente il grilletto nove volte di seguito contro le baracche dove dormivano donne, bambini e anziani”. “Quei nove colpi di pistola esplosi contro il campo rom non possono e non devono essere considerati come un episodio isolato”, dichiara Marco Possanzini, coordinatore del Circolo: “Il clima di intolleranza, alimentato dagli atteggiamenti irresponsabili ed istigatori di alcuni esponenti politici appartenenti a formazioni di destra, va combattuto favorendo percorsi di integrazione e socializzazione che permettano alle comunità rom e agli immigrati di vivere serenamente nel nostro paese”. Per questo il Circolo chiede alle istituzioni di “vigilare, prendendo le distanze e condannando chi, irresponsabilmente e colpevolmente, alimenta odio e intolleranza nel nostro territorio”.