Ostia – Stavolta è la ‘roba’, nel senso di eredità familiare come la intendeva lo scrittore siciliano Giovanni Verga, la causa che ha provocato una violenta lite familiare la notte scorsa in una villa di Acilia. In questa occasione due fratelli, dopo un primo, teso ‘scontro’ verbale alla presenza del padre 80enne, hanno esploso alcuni colpi di pistola contro il soffitto del salone. Nello specifico autore del gesto è stato uno dei due figli, T.G., 50 anni, romano, in seguito fermato dagli agenti del commissariato Lido di Ostia.


A chiamare il 113 è stato, allarmato, il figlio stesso di T.G. perché, mentre era al telefono con il padre che gli stava raccontando della dura lite in corso con lo zio, ha sentito 'in diretta' i colpi d’arma da fuoco. Immediato l’intervento di due pattuglie del commissariato Lido diretto dal dottor Antonio Franco. Al loro arrivo nella villa in via Alberto da Sarteano hanno trovato il 50enne ancora in possesso della pistola. T.G., che ha collaborato con i poliziotti, ha raccontato loro quanto appena accaduto.



Secondo la sua versione, durante il litigio con il fratello, al culmine della rabbia, ha impugnato l’arma, regolarmente detenuta, sparando dei colpi in aria all’interno dell’abitazione. Il padre era già andato via mentre il fratello, che era presente in quei momenti, si era poi velocemente allontanato dopo essere stato colpito con il calcio della pistola. Rintracciato poco dopo l’uomo, con una vistosa ferita alla testa, ha confermato l’accaduto ed è stato accompagnato in ospedale. Al termine degli accertamenti, effettuati negli uffici di via Genoese Zerbi, T.G. è stato denunciato per i reati di minacce gravi, lesioni gravi e porto abusivo di arma. Sequestrate anche altre armi, oltre alla Beretta con la quale ha sparato: si tratta di un’ altra pistola e di una carabina con il relativo munizionamento.