Acilia sud – Ci risiamo. Il comitato di quartiere Acilia sud 2000 torna a denunciare la sporcizia che regna nel quartiere dell’hinterland lidense. E lo fa, come di consueto, attraverso un documentato dossier fotografico che invia, insieme ad una lettera aperta, al sindaco di Roma Gianni Alemanno e all’Ama.


Alessandro Claudio Meta, presidente del direttivo, comincia con il segnalare che il cassonetto della spazzatura situato in via Bepi Romagnoni all’incrocio con via Roberto Crippa  è stato rovesciato dal camion per la raccolta e giace sulla strada, pieno di spazzatura, da più di 10 giorni.


“E’ un problema che si verifica piuttosto frequentemente e che passano di solito molti giorni prima che i cassonetti vengano rimessi a posto e che la spazzatura sia svuotata”, spiega Alessandro Claudio Meta, aggiungendo che inoltre “i cassoni sono da  tempo immemorabile senza copertura e quasi distrutti e non certo per colpa di vandali ma perché tecnicamente inadeguati all’operazione di svuotamento automatico da parte dei camion”.


E sarebbe proprio a causa del loro pessimo stato che nel corso dello svuotamento automatico gran parte della spazzatura cada a terra rimanendovi per giorni e giorni. Sulle strade, pertanto, in prossimità dei cassonetti, giacerebbe “regolarmente” sporcizia di ogni genere.


Oltre allo stato discutibile dei cassonetti, denuncia il comitato, vi è poi quello di tutti i marciapiedi e delle strade del quartiere, “terribilmente sporchi non essendo stati spazzati da molti giorni”. Ed a questo proposito il presidente Meta allega alla missiva alcune foto scattate ieri, il giorno dell’epifania, che documenterebbero “in modo esauriente il cattivo servizio da Voi reso alla cittadinanza”.

 
Da ultimo Alessandro Claudio Meta, rivolgendosi ancora all’Ama, dichiara che “la qualità del servizio non è adeguata allo stratosferico aumento della Tari (25%) imposta ai cittadini a partire dal 1 gennaio 2013”.


Una “protesta” che si aggiunge ai disservizi segnalati, nonchè a quanto già in passato denunciato dal comitato ovvero inefficienza della raccolta differenziata, mancanza di un piano di pulizia dettagliato e conosciuto dai cittadini, mancanza di un ente terzo che certifichi il vostro livello di efficienza ed altro.


“Chiediamo inoltre al sindaco Alemanno di voler dare un segnale della Sua presenza, visto che nel corso di questi anni non abbiamo visto alcun tipo di miglioramento del servizio fornito dall'Ama, nonostante i clamorosi aumenti della tariffa rifiuti”, concludono al comitato.


Il “malumore” è comune ai municipi IV, dove l’avvio del porta a porta si sarebbe rivelato un flop. Ovunque, nelle strade, cumuli di sporcizia e cittadini disorientati, come denunciato da Legambiente che ha inviato al primo cittadino un dossier dettagliato accompagnato da un pezzo di carbone.


Né va meglio nel municipio XII dove è stato bocciato dall’associazione ambientalista il progetto di “futuristici compattatori ambientali” e quello dei cassoni a scomparsa.


E per il porta a porta nel municipio XIII? “Per quanto riguarda questo progetto, Roma Capitale non ritiene per ora prioritario il XIII municipio. Quindi se ne riparlerà per il 2014”.

 
Slitta così al prossimo anno il progetto-richiesta della raccolta porta a porta dei rifiuti avanzata dal Coordinamento dei comitati di quartiere del Tredicesimo, un territorio dove vivono circa 300.000 abitanti, distribuiti tra Ostia e l’entroterra.


A informare i rappresentanti dei comitati che sollecitavano e chiedevano notizia dell’avvio del porta a porta nel municipio più esteso della Capitale, l’ingegner Giuseppe Perrone dell’Ama. Il 12 dicembre scorso una delegazione del coordinamento ha incontrato nella sede della municipalizzata, in via di Tor Pagnotta, oltre all’ingegner Perrone, anche l’ingegner Claudio Gaspari.


A rappresentare i cittadini, il coordinatore dei comitati di quartiere, Nicola Zahora, e i rappresentanti di Casaletto di Giano-Case Basse, Antonio Stabile, di Madonnetta, Gianfranco Polidori e Sergio Rossetti, e per San Giorgio di Acilia, Casalbernocchi e Infernetto sicuro sempre Zahora. L’incontro del mese scorso non è il primo ma fa seguito ad altri.


Se per il porta a porta non vi sarebbe “interesse” o, quanto meno, possibilità di realizzarlo, per quanto riguarda il verde l’Ama avrebbe dichiarato di “non essere vincolata”. Tanto che potrebbe partire da subito il piano per la raccolta nel XIII. “Benché”, precisa Zahora, “il ‘subito’ sia da intendere a partire dalla primavera di quest’anno”.


Secondo quanto riferisce l’esponente del coordinamento, la strategia della municipalizzata sarebbe quella di “sentire i vari comitati in piccoli gruppi, tramite il coordinamento, per poi poterli sentire ‘individualmente’ e interloquire sulle loro richieste, proposte, condizioni, disponibilità”.


L’Ama farebbe una prima distinzione tra verde pubblico e privato, nonostante anche i privati potranno richiedere il servizio previa comunicazione all’azienda del recapito. In programma nei prossimi giorni un nuovo incontro.